Notizie Notizie Italia Intesa SanPaolo: Compagnia SanPaolo cede 0,95%. Mediobanca: ecco quanto dovrà vendere ancora

Intesa SanPaolo: Compagnia SanPaolo cede 0,95%. Mediobanca: ecco quanto dovrà vendere ancora

Pubblicato 10 Ottobre 2017 Aggiornato 11 Ottobre 2017 13:17

Focus su Intesa SanPaolo, dopo che fonti finanziarie hanno riportato che il primo azionista Compagnia SanPaolo ha venduto lo 0,95%, ovvero 150 milioni di azioni. La partecipazione che la fondazione torinese detiene nella banca italiana scende così dal 9,198% all’8,248%.

Le azioni sono state collocate a investitori istituzionali attraverso un accelerated bookbuilding, che è stato gestito da Goldman Sachs.

Lo smobilizzo della quota da parte di Compagnia SanPaolo si spiega con il Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, del 22 aprile 2015.

Il Protocollo rappresenta, come si legge nello stesso sito dell’Acri, un passo ulteriore nel processo di autoriforma delle Fondazioni, voluto dal Mef e dall’Acri nel solco della legge che le regola (riforma Ciampi del 1998/99 e successive modifiche) in funzione del mutato contesto storico, economico e finanziario in cui operano.

Tornando al caso di Intesa SanPaolo, gli analisti di Mediobanca ricordano che, in base alle disposizioni del Protocollo, “complessivamente la fondazione torinese dovrà vendere un altro 2-3% della banca entro aprile 2018″.

Nel Protocollo di Intesa tra il Mef e Acri è scritto infatti, in merito alla gestione del patrimonio delle fondazioni, che, “in ogni caso, il patrimonio non può essere impiegato, direttamente o indirettamente, in esposizioni verso un singolo soggetto per ammontare complessivamente superiore a un terzo del totale dell’attivo dello stato patrimoniale della Fondazione, valutando al fair value esposizioni e componenti dell’attivo patrimoniale”.

Mediobanca ha un rating neutral su Intesa SanPaolo, a fronte di un target price a 2,80 euro.