Intesa Sanpaolo, colmato il fabbisogno di liquidità per il 2013
In un'intervista rilasciata al World Economic Forum di Davos, il Ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, ha affermato che con i recenti collocamenti di bond l'istituto di credito ha raggiunto il target di approvvigionamento di liquidità del 2013.
In tema di rimborsi dei finanziamenti ottenuti dalla Bce tramite i due programmi Ltro avviati a fine 2011 e inizio 2012, il manager ha dichiarato che Intesa "potrebbe rimborsare i finanziamenti anche domani mattina".
Tuttavia Cucchiani, analogamente a quanto fatto nei giorni scorsi da altri top manager degli istituti di credito del Belpaese, ha evidenziato come per le banche italiane "è generalmente vantaggioso, almeno per ora, mantenerli".
Parlando di uno dei temi più caldi per il comparto bancario italiano, quello del livello delle coperture delle sofferenze oggetto di studio da lunedì a fine mese da parte del Fmi, il manager ha dichiarato come la soglia di Intesa sia "sui massimi livelli" e per questo in banca sono "assolutamente tranquilli".
Circa l'esposizione di Intesa Sanpaolo ai derivati, capitolo tornato alla ribalta della cronaca dopo lo scandalo Mps, fonti di stampa hanno riportato oggi che Ca de Sass ha derivati attivi nei conti dei primi sei mesi pari a 59,7 miliardi euro. Si tratta del 9% dell'attivo e l'1,8% del patrimonio netto tangibile, livello di esposizione su questi strumenti sensibilmente più basso di quello medio delle grandi banche europee. Deutsche Bank, Credit Suisse, Ubs e Rbs superano il 30% sull'attivo.
In tema di rimborsi dei finanziamenti ottenuti dalla Bce tramite i due programmi Ltro avviati a fine 2011 e inizio 2012, il manager ha dichiarato che Intesa "potrebbe rimborsare i finanziamenti anche domani mattina".
Tuttavia Cucchiani, analogamente a quanto fatto nei giorni scorsi da altri top manager degli istituti di credito del Belpaese, ha evidenziato come per le banche italiane "è generalmente vantaggioso, almeno per ora, mantenerli".
Parlando di uno dei temi più caldi per il comparto bancario italiano, quello del livello delle coperture delle sofferenze oggetto di studio da lunedì a fine mese da parte del Fmi, il manager ha dichiarato come la soglia di Intesa sia "sui massimi livelli" e per questo in banca sono "assolutamente tranquilli".
Circa l'esposizione di Intesa Sanpaolo ai derivati, capitolo tornato alla ribalta della cronaca dopo lo scandalo Mps, fonti di stampa hanno riportato oggi che Ca de Sass ha derivati attivi nei conti dei primi sei mesi pari a 59,7 miliardi euro. Si tratta del 9% dell'attivo e l'1,8% del patrimonio netto tangibile, livello di esposizione su questi strumenti sensibilmente più basso di quello medio delle grandi banche europee. Deutsche Bank, Credit Suisse, Ubs e Rbs superano il 30% sull'attivo.