Intesa Sanpaolo, chiusa la prima assemblea della superbanca

Archiviata senza particolari sorprese la prima assemblea ordinaria e straordinaria di Intesa Sanpaolo, andata in scena ieri a Torino. Un’occasione per parlare di due temi cruciali per la nuova superbanca italiana: dopo le polemiche sul caso Telecom, l’istituto ha ribadito la piena autonomia nei confronti del mondo politico ed è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sull’andamento della governance dualistica che vede Giovanni Bazoli nei panni di presidente del consiglio di Sorveglianza e Enrico Salza numero uno del consiglio di Gestione.
Nessun colpo di scena dell’ultima ora a Torino, tutto, insomma, si è svolto come da copione con la distribuzione complessiva di utili e di riserve, proposta il 14 aprile, pari a 4,8 miliardi di euro, nella misura di 0,391 euro a ciascuna azione di risparmio e di 0,380 euro a ciascuna azione ordinaria nel quadro strategico del piano d’impresa 2007/2009.
L’unica nota di colore è stato l’incremento della quota di Romain Zaleski: la Carlo Tassara del finanziere bretone ha raggiunto il 3,89% del capitale dal 2,25% risultante dall’ultima comunicazione ufficiale in Consob. Minime invece le altre variazioni tra i soci rilevanti del gruppo bancario guidato da Corrado Passera.
L’altra questione dibattuta durante il vertice torinese è stata la governance dualistica. È stato sempre Giovanni Bazoli a elogiare questa scelta che nei primi tre mesi di vita di Intesa Sanpaolo ha dimostrato di funzionare pienamente.
Inoltre, a margine dell’assemblea – come si legge nel comunicato diramato dal gruppo – è stato nominato consigliere di sorveglianza, Giuseppe Mazzarello, che prende il posto del consigliere dimissionario, Alfonso Iozzo.