Inflazione sotto le stime, è in arrivo Babbo Draghi
Torna il segno meno per l’eurodollaro dopo i numeri deludenti sull’andamento dell’inflazione di Eurolandia. Eurostat poco fa ha annunciato che l’indice dei prezzi al consumo, in versione preliminare, nel mese di novembre ha registrato un incremento annuo dello 0,1%, un dato in linea con la rilevazione precedente ma inferiore allo 0,2% del consenso. In particolare evidenza l’andamento dell’indice “core”, quello calcolato al netto delle componenti più volatili, che il mese scorso si è riportato ai livelli di settembre segnando un +0,9%, contro il +1,1% di ottobre.
A preoccupare è proprio la componete “core”, in discesa a causa dei prezzi dei prodotti alimentari (+1,5%, da +1,6%), di quelli dei servizi (1,1%, da 1,3%) e dei prodotti industriali non-energetici (0,5%, da 0,6%). Sempre per quanto riguarda i prezzi in Europa, ad ottobre i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,3% mensile, un dato in linea con il precedente ma migliore del -0,4% stimato. L’indice annuo segna un rosso del 3,1%.
La discesa dell’indice depurato è destinata a rafforzare la posizione delle “colombe” all’interno del board della Bce che, con tutta probabilità, nella riunione in calendario giovedì vedranno prevalere l’ipotesi di nuove misure di stimolo. In particolare, gli operatori si attendono l’ulteriore riduzione del tasso sui depositi (-15/-20 punti base a -0,35/-0,40%) e un rafforzamento degli acquisti di titoli (di 10/15 miliardi mensili dagli attuali 60 miliardi). Babbo Draghi, come è stato ribattezzato il chairman, è possibile che annunci l’estensione della scadenza del piano (al momento fissata a settembre 2016) o una modifica in senso “qualitativo” con l’ampiamento del basket dei titoli acquistabili.
In questo contesto, e in attesa delle parole che oggi Janet Yellen pronuncerà nel corso di un intervento in occasione delle “National College Fed Challenge Finals” a Washington, l’eurodollaro si conferma ai minimi da 7 mesi a 1,0589 usd, lo 0,4% in meno rispetto al dato precedente. “Gli investitori sono convinti che la Bce non deluderà”, ha detto Alvin Tan, strategist valutario di Societe Generale.