Inflazione: Nomisma, tassi reali d’interesse troppo elevati, colpa di un cattivo funzionamento dell’euro

"L'inflazione si conferma molto bassa (l'indice armonizzato è +0,5% ad aprile, dopo +0,4% a marzo). Un quadro più preciso si ha guardando dentro l'indice: un quarto dei prodotti del paniere Istat risulta in deflazione, un terzo ha una dinamica dei prezzi inferiore a 0,5%, quasi la metà è sotto l'1%". Questo il commento di Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma.
"Se a tutto ciò si aggiunge che le attese degli operatori sull'inflazione futura puntano con decisione verso il basso si comprendono le difficoltà dell'economia: i tassi reali di interesse sono troppo elevati, ben lontani dal livello che sarebbe necessario per favorire la ripresa".
"Situazioni simili, anzi peggiori, si verificano negli altri periferici. E' un problema di cattivo funzionamento dell'euro, la palla è a Francoforte", ha concluso De Nardis.
"Se a tutto ciò si aggiunge che le attese degli operatori sull'inflazione futura puntano con decisione verso il basso si comprendono le difficoltà dell'economia: i tassi reali di interesse sono troppo elevati, ben lontani dal livello che sarebbe necessario per favorire la ripresa".
"Situazioni simili, anzi peggiori, si verificano negli altri periferici. E' un problema di cattivo funzionamento dell'euro, la palla è a Francoforte", ha concluso De Nardis.