Imu: Federconsumatori, stangata per imprese ricade su famiglie. +480 euro all’anno
Gran parte del peso dell'Imu su imprese ed esercenti ricade in larga misura sui cittadini. E' il monito lanciato da Ferconsumatori. Secondo quanto calcolato dall'Onf (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) le ricadute indirette dovute al pagamento dell'Imu da parte di aziende, esercenti sui prezzi e sulle tariffe è pari complessivamente a 480 euro annui a famiglia. Cifra che, spiega la federazione, si aggiunge a quanto i cittadini dovranno pagare in termini diretti per tale imposta e che si somma alla stangata del 2013 per l'aumento di prezzi e tariffe, che complessivamente comporta aumenti pari a +1.492 euro a famiglia.
"Per questo è urgente ed indispensabile che il Governo decida immediatamente di eliminare l'Imu sulla prima casa, fatta eccezione per abitazioni di lusso e le ville. In caso contrario - prosegue Federconsumatori - tra costi diretti e ripercussioni indirette dovute all'applicazione di tale imposta, i cittadini si troveranno a far fronte a costi insostenibili, pari a circa +683 euro annui. Un importo che equivale, per fare un esempio, a un mese e mezzo di spesa alimentare di una famiglia media".
"Inutile sottolineare che, per far fronte a tale costo, le famiglie dovranno tagliare ulteriormente i propri consumi, alimentando sempre di più la spirale recessiva in cui da anni è precipitata la nostra economia", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
"Per questo è urgente ed indispensabile che il Governo decida immediatamente di eliminare l'Imu sulla prima casa, fatta eccezione per abitazioni di lusso e le ville. In caso contrario - prosegue Federconsumatori - tra costi diretti e ripercussioni indirette dovute all'applicazione di tale imposta, i cittadini si troveranno a far fronte a costi insostenibili, pari a circa +683 euro annui. Un importo che equivale, per fare un esempio, a un mese e mezzo di spesa alimentare di una famiglia media".
"Inutile sottolineare che, per far fronte a tale costo, le famiglie dovranno tagliare ulteriormente i propri consumi, alimentando sempre di più la spirale recessiva in cui da anni è precipitata la nostra economia", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.