Immatricolazioni auto Europa: Unrae, risultato di settembre lascia ben sperare
"L'Europa dell'auto aveva bisogno di una ventata di ottimismo dopo l'altalena che aveva caratterizzato gli ultimi mesi. Così, con il +6,1% del mese di settembre, i nove mesi dell'Unione Europea dei 28 a cui si sommano i tre Paesi dell'Efta si chiudono con un + 5,8%", ha commentato Romano Valente, direttore generale dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere.
Secondo i dati diffusi oggi dall'Acea, il mese di settembre con 1.269.517 vetture immatricolate ha segnato un incremento del 6,1% rispetto alle 1.196.511 di un anno fa. Nei nove mesi le auto vendute sono state 9.906.668, in crescita del 5,8% sulle 9.361.719 del gennaio-settembre 2013.
"Il risultato di settembre - prosegue Valente - lascia ben sperare sul consolidamento di una conclusione positiva in Europa alla fine dell'anno, anche se in alcuni mercati di volume come Germania, Francia ed Italia permane una tendenza alla stagnazione delle vendite su livelli vicini a quelli dello scorso anno". "In particolare in Italia le possibilità di un recupero significativo a fine anno sono frenate dalle ancora stagnanti vendite alle famiglie, in attesa che provvedimenti idonei e strutturali di alleggerimento della pressione fiscale anche sulle imprese siano in grado di rilanciare i consumi", conclude il direttore generale.
Secondo i dati diffusi oggi dall'Acea, il mese di settembre con 1.269.517 vetture immatricolate ha segnato un incremento del 6,1% rispetto alle 1.196.511 di un anno fa. Nei nove mesi le auto vendute sono state 9.906.668, in crescita del 5,8% sulle 9.361.719 del gennaio-settembre 2013.
"Il risultato di settembre - prosegue Valente - lascia ben sperare sul consolidamento di una conclusione positiva in Europa alla fine dell'anno, anche se in alcuni mercati di volume come Germania, Francia ed Italia permane una tendenza alla stagnazione delle vendite su livelli vicini a quelli dello scorso anno". "In particolare in Italia le possibilità di un recupero significativo a fine anno sono frenate dalle ancora stagnanti vendite alle famiglie, in attesa che provvedimenti idonei e strutturali di alleggerimento della pressione fiscale anche sulle imprese siano in grado di rilanciare i consumi", conclude il direttore generale.