Notizie ETF Il mercato cinese è in bolla? Il commento di WisdomTree Europe

Il mercato cinese è in bolla? Il commento di WisdomTree Europe

Pubblicato 23 Luglio 2015 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

Di seguito pubblichiamo un estratto di un commento sulla Cina a cura di WisdomTree Europe

Lo spettacolare rialzo del mercato azionario locale di Shanghai — noto collettivamente come il mercato cinese “A-Share” — e il suo drastico crollo del 30% in tre settimane hanno indotto numerosi osservatori ad attribuire al mercato azionario cinese in senso ampio gli stereotipi propri di una bolla finanziaria.

Molti titoli hanno raggiunto valorizzazioni estreme, investitori non sofisticati sono accorsi in gran numero, si è avuta un’impennata di transazioni realizzate con denaro di prestito e, essenzialmente, una generale sensazione che la crescita sottostante dell’attività economica o dei profitti aziendali non fosse sufficiente (per usare un eufemismo) a giustificare una simile ascesa dei prezzi. Tuttavia, è importante sottolineare come non tutti i titoli cinesi siano uguali. Il mercato azionario del Dragone presenta infatti alcune aree che potrebbero legittimamente rientrare tra i segmenti più fortemente sottovalutati (“deep value”) nell’ambito del ventaglio di opportunità globali.

Disconnessione tra le azioni A-Share del mercato cinese e le azioni H-Share di Hong-Kong
In particolare, si è verificata un’enorme discrepanza tra la performance dell’azionario negoziato a Shanghai e gli stessi identici titoli trattati sul mercato di Hong-Kong (dove operano moltissimi investitori internazionali).
Cina - People's Bank of ChinaParte del flusso di quest’anno sul mercato A-Share locale è scaturito dall’ipotesi che altri index provider aggiungeranno A-Share cinesi ai propri indici. Vanguard, che adotta indici FTSE per le proprie strategie di replica del benchmark sui mercati emergenti, è stato il principale fornitore ad adottare indici provvisori e ad includere A-Share nelle proprie strategie dei mercati emergenti. Il 10 giugno del 2015, MSCI ha annunciato di stare valutando l’introduzione dei titoli azionari cinesi di classe A ma di ritenere che il mercato non fosse ancora pronto per questo sviluppo. E’ probabile che la sospensione delle transazioni da parte di oltre mille società – motivata soprattutto dall’insoddisfacente attività del mercato agli inizi di luglio – non incoraggi MSCI a proseguire nell’intento.

Il notevole differenziale di performance tra le H-Share e le A-Share è apparso evidente durante l’anno passato. Le A-Share della China Construction Bank sono salite dell’89% nel corso dell’anno, mentre la stessa H-Share segnava un rialzo di appena il 20%.