IBL Banca chiude 2015 con utile di 51,7 mln, mira ad agire da polo aggregativo di altri operatori specializzati

IBL Banca ha approvato i risultati preliminari dell'esercizio 2015 che evidenziano un utile netto consolidato di 51,7 milioni di euro, in crescita del 2,5% sul 2014, un margine di intermediazione consolidato di 136,2 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto all'anno precedente, e un margine di interesse consolidato di circa 80 milioni di euro (+37,4% sul 2014). La capogruppo del Gruppo Bancario IBL Banca leader nel settore dei finanziamenti tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione ha visto gli impieghi per finanziamenti alla clientela retail superare i 2 miliardi di euro totali con una crescita del 25,5% sul 2014 e la raccolta da clientela ha raggiunto 3,6 miliardi di euro, in crescita del 4,7% sul 2014. Il totale dell'attivo è salito a 5,1 miliardi di euro, +10,6% rispetto alla chiusura dell'esercizio 2014. Al 31 dicembre 2015 il CET1 Ratio ha raggiunto il 9,15%, il Tier1 Capital Ratio il 10,23% (rispetto ad un CET1 Ratio ed un Tier1 Capital Ratio di 8,45% a dicembre 2014) e il Total Capital Ratio il 13,09% (rispetto all'8,78% del dicembre 2014).
"Nel 2016 IBL Banca è pronta a recitare un ruolo da protagonista nell'importante riassetto che si prospetta nel settore della cessione del quinto anche alla luce della normativa di Banca d'Italia sugli intermediari finanziari che determinerà una ridefinizione delle quote di mercato e dei livelli di concorrenza e redditività. Il nostro intento è quello di crescere internamente incrementando in primo luogo presenza territoriale e capacità produttiva della rete diretta ma, contestualmente, di fungere da polo aggregativo di altri operatori specializzati non bancari", ha dichiarato Mario Giordano, amministratore delegato di IBL Banca.
"Nel 2016 IBL Banca è pronta a recitare un ruolo da protagonista nell'importante riassetto che si prospetta nel settore della cessione del quinto anche alla luce della normativa di Banca d'Italia sugli intermediari finanziari che determinerà una ridefinizione delle quote di mercato e dei livelli di concorrenza e redditività. Il nostro intento è quello di crescere internamente incrementando in primo luogo presenza territoriale e capacità produttiva della rete diretta ma, contestualmente, di fungere da polo aggregativo di altri operatori specializzati non bancari", ha dichiarato Mario Giordano, amministratore delegato di IBL Banca.