I replicanti strizzano l’occhio agli Hedge Fund. Arriva il primo ETF su un indice CTA
In un contesto molto difficile per i mercati, gli ETF si mostrano pronti a offrire interessanti soluzioni per chi è alla ricerca di valide alternative d’investimento. Una novità mondiale assoluta è arrivata da Royal Bank of Scotland che ha portato a Francoforte il primo ETF che permette di replicare la performance dei Commodity Trading Adviser (CTA), una parte dell’industria degli Hedge Funds che ha vissuto una rapida crescita negli ultimi anni dimostrandosi capace di riportare interessanti rendimenti anche in periodi molto difficili sui mercati. La strategia di gestione adottata da questa tipologia di asset manager si basa essenzialmente sull’assumere posizioni lunghe o corte sui vari mercati futures di commodity ma anche di azioni, valute, etc.
Un approccio d’investimento che ha riscosso crescente successo negli ultimi anni dimostrandosi più efficiente di altri fondi Hedge ad abbinare una buona diversificazione del rischio con ritorni positivi anche in periodi molto difficili per i mercati. In particolare nel 2008 l’indice Newedge CTA è stato capace di registrare una performance decisamente positiva (+13,1%) in un contesto di mercato molto difficile che ha messo in difficoltà molte altre tipologie di hedge funds. Le gestioni CTA dal 2000 ad oggi ha fruttato in media performance positive del 7,1% annuo secondo le indicazioni che arrivano dal’indice Newedge CTA, con solo un caso di performance negativa nel 2009 (-4,3%).
Come funziona l’RBS Market Access CTA Index ETF
L’RBS Market Access CTA Index ETF, lanciato a metà mese dall’emittente britannico sulla Borsa di Francoforte, offre esposizione ad un paniere diversificato di gestori CTA, includendo sia i più grandi sia altri più piccoli e specialisti. Questo fondo va a replica la performance dell’indice RBS CTA, il quale a sua volta offre esposizione equiponderata all’RBS Discretionary CTA Index e all’RBS Systematic CTA Index. Il primo vede la presenza di CTA che selezionano gli investimenti usando una strategia di tipo discrezionale, mentre il secondo indice annovera al suo interno gestori CTA che usano modelli matematici per eseguire una strategia di tipo sistematico. I due indici componenti selezionano e pesano i loro rispettivi gestori CTA tenendo conto di performance, volatilità e correlazione, senza che nome, reputazione e dimensioni abbiamo un impatto, cercando così’ di evitare distorsioni verso manager “blue chip”. Il ribilanciamento dell’indice RBS CTA avviene su base mensile con gli indici componenti che devono avere lo stesso peso. Questi vengono a loro volta ribilanciati mensilmente in funzione dell’andamento recente dei gestori sottostanti, con l’intento di massimizzare il ritorno per gli investitori. “Questo nuovo strumento ci rafforza nel nostro posizionamento di innovatori del mercato ETF – ha commentato Andrea Sozzi Sabatini, Head of Equities and Structured Retail Sales, EMEA & LatAm di RBS – con l’interesse verso l’industria dei CTA che è in decisa crescita poiché queste gestioni forniscono ritorni non correlati con asset class tradizionali quali azioni e bond”. “Abbiamo ascoltato le esigenze dei nostri clienti istituzionali e siglato importanti partnership con l’industria CTA così da poter proporre la nostra gamma di indici CTA”, hanno sottolineato David Moroney, Global Head of Retail Structuring and Structured Funds, e Pieter Dalderop, Head of Fund Derivatives.
Le commissioni di gestione annue di questo ETF sono pari allo 0,75%. L’ETF RBS Market Access CTA Index è UCITS IV-compliant e RBS svolge un’attività di due diligence sui gestori CTA al fine di monitorare i rischi per conto degli investitori.
Bassa correlazione tra i vari componenti
Le simulazioni storiche evidenziano che da giugno 2007 l’indice RBS CTA Index ha fatto registrare una performance annualizzata del 10,1% con una volatilità annualizzata del 7,4%. Dai dati diffusi da Rbs emerge anche una correlazione media tra i componenti CTA pari al 28%, ossia sotto la soglia del 30% che l’industria degli hedge fund usa per definire la “non correlazione”, a riprova della buona diversificazione del rischio offerta da questo ETF. Nel dettaglio si nota come dal 2001 la correlazione annua dei CTA rispetto ai mercati globali (MSCI World Index) è risultata in aumento nelle fasi rialziste dei mercati azionari ed è velocemente scesa nelle fasi ribassiste. Per esempio, tra giugno e dicembre 2008, periodo più acuto della crisi finanziaria con i mercati azionari globali che hanno perso il 44,7% del loro valore, la correlazione annua è scesa del 71,4%.