Hedge fund, boom scommesse bullish su euro in attesa Bce (GRAFICO)
Per la prima volta dal 2014, gli hedge fund tornano ad avere una view positiva sull’euro. E’ quanto riporta il Financial Times, sulla base dei numeri segnalati dalla US Commodity Futures Trading Commission.
I dati, compilati ogni settimana, mettono in evidenza la crescita dei volumi delle scommesse bullish sull’euro.
Nella settimana terminata lo scorso 30 maggio, le puntate rialziste hanno superato quelle short di ben 5.646 contratti. In totale, le posizioni nette lunghe si sono attestate a $789 milioni, al record dal maggio del 2014.
Si tratta di una chiara inversione di tendenza rispetto allo scorso novembre, quando le posizioni short superavano quelle long di $21,8 miliardi.
Gli hedge fund guardano alla Bce
Così ha spiegato all’FT Mazen Issa, strategist del forex presso TD Securities:
“Sui mercati si sta diffondendo l’outlook secondo cui la Bce rivedrà al rialzo la valutazione sulla bilancia dei rischi a una condizione di maggiore neutralità”. E “i mercati, che anticipano gli eventi, ritengono che l’istituto si stia allontanando dalla sua politica monetaria estremamente accomodante“.
Alta è dunque la trepidazione per giovedì 8 giugno, in occasione della riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea.
Brian Kennedy, gestore di fondi presso Loomis Sayles, ha fatto notare inoltre che “si assiste al miglioramento del sentiment riguardo alla crescita (dell’Eurozona)”. Inoltre, “i principali rischi erano le elezioni, e sotto questo punto di vista i risultati sono stati i migliori possibili, in Olanda e in Francia”. Effetto Macron, dunque, sulla moneta unica, ma anche effetto crescita. Anche oggi sono arrivati nuovi dati che hanno confermato la ripresa dell’Eurozona, sebbene in Italia le cose non siano andate bene, con il Pmi servizi che ha puntato a maggio verso il basso.
Outlook hedge fund confermato da trend euro
L’ottimismo degli hedge fund sull’euro è certificato dal trend della valuta, che ha riportato due mesi consecutivi di crescita su base mensile, con rialzi superiori a +2% circa, per la prima volta dal 2012.
Il Financial Times fa notare che dall’inizio dell’anno l’euro è salito del 2,6% nei confronti della sterlina e di ben +7,3% verso il dollaro Usa. Questo, mentre i gestori dei fondi hanno tagliato le loro posizioni nette lunghe sul dollaro, portandole al minimo in due anni.