Halliburton e Baker Hughes in trattative per fusione. Discesa petrolio innescherà nuova ondata M&A nei servizi petroliferi?

Mentre le quotazioni del greggio proseguono la loro discesa, con il Wti che viaggia sui minimi da 4 anni, due giganti nel mondo petrolifero del calibro di Halliburton e Baker Hughes pensano a organizzare un matrimonio. Dopo le indiscrezioni circolate ieri Baker Hughes ha confermato in una breve nota l’esistenza di trattative preliminari con la connazionale Halliburton in vista di una fusione. Entrambe le società operano nel settore della fornitura di servizi e prodotti all’industria del petrolio. “Queste discussioni – si legge in una nota diffusa da Baker Hughes – sono ancora in un fase preliminare e potrebbero portare a una transazione”. La società ha tuttavia precisato che non intende “commentare ulteriormente le voci di mercato o eventuali sviluppi fino a quando non lo riterrà opportuno”.
Se l’accordo andasse in porto, si darebbe vita a una delle maggiori operazioni nell’industria energetica degli ultimi anni. Nascerebbe, infatti, un colosso nel mondo della fornitura di servizi e tecnologia all’industria del petrolio e del gas capace di dare del filo da torcere al leader mondiale Schlumberger.
La conferma di Baker Hughes è arrivata dopo le anticipazioni di ieri del “Wall Street Journal“. Secondo il quotidiano finanziario americano, che cita fonti vicine al dossier, “i colloqui si stanno evolvendo velocemente”. Baker Hughes potrebbe essere valutata più di 20 miliardi di dollari.
Discesa petrolio potrebbe innescare nuova ondata M&A nei servizi petroliferi
“Con il calo dei prezzi del greggio che sta iniziando ad esercitare pressioni sugli investimenti delle compagnie petrolifere, soprattutto in Nord America, un merger di tale dimensioni potrebbe ridurre in maniera significativa la concorrenza”, spiega Jean-Luc Romain di CM – CIC Securities. Secondo l’esperto “la discesa dei prezzi del petrolio potrebbe inoltre innescare una nuova ondata di operazione di fusioni e acquisizioni nel settore dei servizi petroliferi“.
Halliburton (numero due del settore con una capitalizzazione di mercato di 45,6 miliardi di dollari e un fatturato 2014 di circa 33 miliardi) e Baker Hughes (numero tre con una capitalizzazione di 25,4 miliardi e un fatturato 2014 di 24), unendo le forze, potrebbero così formare una nuova realtà che punterebbe a una posizione di leadership nel settore con una capitalizzazione di 122 miliardi e ricavi da 49 miliardi, “anche dopo l’eventuale cessione delle attività necessarie per ottenere l’approvazione delle autorità antitrust in un certo numero di paesi”.