Gtech: utile in calo nell’esercizio 2013, cedola sale a 0,75 euro. Avviato nuovo piano di sinergie

Il Consiglio di amministrazione di Gtech ha approvato i conti 2013, avviato un nuovo piano di sinergie e deliberato di esercitare l’opzione “call” per salire dal 51,5 al 64 per cento nella società concessionaria del Gratta e Vinci.
Per quanto riguarda i conti, l’esercizio 2013 di Gtech si è chiuso con un utile netto di 175,4 milioni di euro, quasi il 25% in meno rispetto a un anno prima. Gli analisti avevano stimato un dato sostanzialmente in linea con il precedente. Peggio del previsto anche il fatturato che, atteso a 3,1 miliardi, ha evidenziato un calo da 3,08 a 3,06 miliardi. In linea invece l’Ebitda, cresciuto di mezzo punto percentuale a 1,04 miliardi (un anno fa il fatturato era stato stimato in aumento a 3,2-3,3 miliardi e l’Ebitda era visto a 1,05-1,07 miliardi). Per l’anno corrente i ricavi sono attesi a 3,15,3,25 miliardi e il margine operativo lordo a 1,06-1,1 miliardi.
La posizione finanziaria netta è scesa da 2,55 a 2,51 miliardi di euro. Il Cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,75 euro per azione, 2 centesimi in più rispetto al provento precedente.
La società ha annunciato di aver avviato un nuovo piano di sinergie che dovrebbe portare a una riduzione strutturale dei costi per 50 milioni annui tra il 2014 e il 2015. Le misure dovrebbero comportare costi di ristrutturazione per 35-40 milioni, di cui 21 milioni già realizzati nel corso del 2013.
“La posizione finanziaria netta è migliorata […] e nell’arco dei prossimi due anni prevediamo inoltre di ottenere una riduzione strutturale di costi di circa 50 milioni di euro grazie ad una serie di iniziative già individuate e che abbiamo già avviato“, ha dichiarato ha dichiarato il Cfo della società, Alberto Fornaro.
Il Cda ha inoltre deliberato di esercitare, nel corso del primo semestre, l’opzione call per riacquistare da Unicredit l’intera quota del 12,5% detenuta da quest’ultima nella società concessionaria del Gratta e Vinci. L’operazione, per un valore complessivo di 72 milioni, sarà finanziata con mezzi propri.