Grilli: via libera a 40 miliardi per saldare i debiti delle PA, giù le stime Pil 2013
Il Governo dà seguito all’urgenza espressa dalla Commissione europea circa una pronta risoluzione del tema dei pagamenti arretrati della PA. Nel Consiglio dei Ministri odierno, l’Esecutivo ha annunciato le misure che intende adottare finalizzate all’immissione di liquidità nel sistema economico e che, come recita una nota da Palazzo Chigi, interesseranno le amministrazioni centrali e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Gli importi previsti corrispondono a circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014. In quest’ottica, il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha comunicato nella conferenza stampa a margine del CdM che oggi l’esecutivo ha modificato gli obiettivi di finanza pubblica “per creare gli spazi necessari per lo stadio due” e che l’incremento del debito di 40 miliardi di euro rappresenta il tetto massimo.
La manovra prevista dal Governo per il rimborso di una parte dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione si baserà infatti su due tappe. “Questo sarà un decreto legge che determinerà le forme, le modalità per attuare questa accelerazione dei pagamenti”, ha dichiarato Grilli, ricordando che “la prima tappa è una relazione al Parlamento sulla modifica dei saldi e speriamo che il Parlamento dia un parere positivo in tempi brevi. Non appena la avremo, possiamo approvare immediatamente, noi o il futuro Governo, il decreto”.
In particolare le misure previste dall’esecutivo, si legge nella nota, riguarderanno tra le tante cose i debiti degli enti territoriali (regioni ed enti locali) attraverso un allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno per consentire l’utilizzo degli avanzi di amministrazione disponibili, l’esclusione del Patto di stabilità delle regioni dei pagamenti effettuati in favore degli enti locali sui residui passivi a cui corrispondono residui attivi di comuni e province e l’istituzione di fondi rotativi per assicurare la liquidità agli enti territoriali (regioni ed enti Locali), con obbligo di restituzione in un arco temporale certo e sostenibile.
“Abbiamo una piattaforma attraverso cui le amministrazioni pubbliche possono dare certificazioni del proprio debito e questa certificazione può essere usata dai fornitori per scontare il credito in banca. Questo circuito purtroppo però non ha ancora dato risultati significativi“, ha dichiarato il responsabile del dicastero di via XX settembre a giustificazione dei provvedimenti. “Sappiamo che le stime di questi crediti rispetto alla PA sono di decine di miliardi, mentre le nostre evidenze sono che le richieste di certificazione sono nell’ordine di decine di milioni”, sottolineando così l’incongruenza delle cifre e che forse “ha anche aggravato la situazione delle nostre banche che effettivamente non hanno quella capacità, durante questa nostra crisi difficile, di provvedere a liquidità aggiuntive in dimensioni sufficienti”.
Il ministro ha poi comunicato le stime del governo per il 2013 che sono state riviste al ribasso: Grilli ha portato a –1,3% le previsioni del Pil per quest’anno. Nel Def, Documento di economia e finanza, l’asticella era stata posta a -0,2%. Per il prossimo anno l’esecutivo invece si attende un miglioramento rispetto alle previsioni dei mesi scorsi, con un ritorno alla crescita che dovrebbe spingere il Prodotto Interno Lordo a un progresso dell’1,3% dall’1,1% precedentemente stimato. Per quanto concerne il rapporto deficit/Pil, il Governo per il 2013 ora stima il rapporto al 2,4%, valore che dovrebbe subire un’ulteriore contrazione nel 2014 con il valore atteso per il prossimo anno all’1,7%.