Grecia raggiunge intesa con la troika: un piano di austerità lacrime e sangue da 6,5 mld
Dopo una riunione con la troika (i rappresentanti dell’Unione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale) la Grecia annuncia di aver raggiunto un’intesa preliminare per ottenere la sospirata sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro ed evitare il fallimento. Il governo di Atene annuncia un piano di austerità da 6,5 miliardi di euro lacrime e sangue. Nella proposta, che dovrà essere approvata in Parlamento, si prevede un taglio di 30 mila posti di lavoro nel settore pubblico. Un ennesimo boccone amaro da digerire per un Paese che sta subendo già il terzo anno di recessione e una dura austerità. E il malcontento sale: le manifestazioni in piazza diventano più violente e gli scioperi continuano. A questa situazione si aggiunge una brutta notizia. La Grecia ha rivisto in peggio le stime di deficit e Pil del 2011 e del 2012, sotto il livello concordato con la troika.
Il piano di austerità da 6,5 miliardi di euro prevede, secondo quanto riportato dai media ellenici, 23 mila licenziamenti nel settore pubblico mentre altri 7 mila posti di lavoro verranno persi con il programma di privatizzazioni delle aziende controllate dallo Stato, messo a punto nei mesi scorsi. La manovra approderà oggi in Parlamento per essere approvata. Un passaggio non scontato visto che il governo di Papandreou conta una maggioranza di soli quattro deputati. Sul tavolo dell’esecutivo ci sarebbe anche il taglio delle buste paga degli statali del 20% e una ulteriore sforbiciata nei posti di lavoro per i prossimi anni. Il tutto per ricevere dalla troika la sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro. Il malcontento del Paese sale. Le contestazioni in piazza ormai quotidiane diventano più violente e anche oggi è in programma uno sciopero dei trasporti di sei ore a cui seguirà nei prossimi giorni uno sciopero generale.
Ma accanto alla notizia positiva di un’intesa preliminare raggiunta, si affianca la cattiva notizia che la Grecia mancherà i target di bilancio 2011-2012 concordati con la Ue-Bce e Fmi nel piano di salvataggio. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il governo di Atene ha rivisto in peggio gli obiettivi economici e di bilancio. Nel 2011 si prevede ora un deficit dell’8,5% contro il 7,6% previsto in precedenza, mentre il Prodotto interno lordo (Pil) è atteso in calo del 5,5 per cento. L’anno prossimo, il disavanzo dovrebbe attestarsi al 6,7% e non più al 6,5%, rimanendo per il quarto anno consecutivo in recessione (Pil stimato a -2 per cento).
Oggi il caso Grecia con il suo impatto sul sistema bancario europeo sarà il tema principale delle riunioni dell’Eurogruppo e dell’Ecofin a Lussemburgo.