Notizie Grecia, nuova giornata decisiva. Accordi o rinvii sarebbero supportivi nel breve per l’euro

Grecia, nuova giornata decisiva. Accordi o rinvii sarebbero supportivi nel breve per l’euro

22 Giugno 2015 08:52

Poco mosso l’euro dollaro che rimane sopra quota 1,13, guadagnata dopo la riunione della Federal Reserve di settimana scorsa, in attesa degli sviluppi della crisi greca. Oggi potrebbe essere la giornata decisiva per portare a termine un riavvicinamento tra le parti, con l’Eurogruppo straordinario alle 12:30 e i vertici dei capi di governo stasera. 

Il trader indipendente Filippo Scimone è ottimista dopo la presentazione di una nuova lista di riforme da parte del governo Tsipras ma consiglia prudenza sull’euro/dollaro in una giornata “che rimane da bollino rosso”.

Perché l’euro/dollaro non ha ceduto?  

Secondo Scimone sono tre le ragioni che hanno sostenuto la valuta unica in un momento di grave tensione e pericolo: 

  1. La debolezza del dollaro in particolare dopo la riunione della Federal Reserve;
  2. La convinzione che alla fine si arriverà a un compromesso tra Grecia e creditori visto che tutti sanno che né l’Unione, né la Grecia possono permettersi un default;
  3. La similitudine nel comportamento di euro e yen. La valuta nipponica è sempre stata la classica valuta di finanziamento a causa di tassi di interesse vicini a zero. Come l’euro d’altronde. Lo yen quindi viene venduto quando i listini si apprezzano, se invece la propensione al rischio diminuisce si segue il percorso inverso. Analoga correlazione sembra essersi instaurata tra euro e listini. 

“Se la terza spiegazione ha un fondo di verità – spiga Scimone – la soluzione o il rinvio della questione greca avrà un effetto supportivo del cambio solo nel breve periodo in quando nel medio dovrebbe tornare l’interesse per asset più remunerativi e l’euro dovrebbe tornare a essere valuta di finanziamento (e quindi venduta). Per questo convergere di forze contrastanti mi aspetto nei prossimi mesi una stabilizzazione del cambio. Risolta la questione Grecia nel determinare la direzione prevarranno i dati macroeconomici dagli Usa in base ai quali la Fed adotterà le sue decisioni”. 

Il quadro tecnico dell’euro/dollaro

“La soluzione del nodo Grecia – riprende Scimone – dovrebbe mettere sotto pressione il lato superiore del box sul grafico daily a 1,1469”. Per Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK “un superamento di 1,1470 aprirebbe la strada verso 1,18”. Sul fronte opposto, sotto 1,1469 “i supporti rimangono i minimi settimanali tra 1,1200 e 1,1220”.