Grecia: crolla la Borsa di Atene su timori elezioni anticipate. Male anche le Borse Ue
Ondata di vendite sulla Borsa di Atene. Il timore di elezioni anticipate manda al tappeto la piazza finanziaria greca, dove gli indici mostrano un crollo di circa 11 punti percentuali. L’incertezza dello scenario politico è aumentata dopo che ieri il premier Antonis Samaras ha deciso di anticipare le elezioni del presidente della Repubblica, inizialmente previste nel primo trimestre del 2015. Il primo round delle votazioni è infatti previsto per mercoledì 17 dicembre.
L’annuncio a sorpresa è giunto ieri sera poco dopo la decisione dei ministri delle Finanze europei, riuniti a Bruxelles, di approvare una proroga di due mesi al piano di salvataggio della Grecia. In base a quanto previsto dalla Costituzione ellenica se nessun candidato conquisterà 200 voti nella prima votazione, cinque giorni dopo si svolgerà una seconda votazione. Se anche dal secondo round non arriverà il nome del nuovo presidente si terrà una terza votazione che prevede 180 voti per l’elezione del candidato.
La mossa di Samaras alimenta i timori di elezioni anticipate. Il premier non ha ancora scelto il suo candidato per sostituire l’attuale presidente, Karolos Papoulias. In caso di sconfitta del suo candidato Samaras sarebbe di fatto costretto a percorrere la strada delle elezioni anticipate con i sondaggi che danno Syriza come primo partito.
Il crollo della Borsa di Atene trascina al ribasso anche le altre piazze finanziarie del Vecchio Continente, che erano già impostate al ribasso dopo lo scivolone della Borsa di Shanghai e in scia all’ulteriore calo del petrolio: a Londra il Ftse 100 cede l’1,50%, a Francoforte il Dax perde l’1,40%, a Parigi il Cac 40 arretra del’1,60% e a Madrid l’Ibex 35 lascia sul parterre il 2%. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra una flessione di circa 2 punti percentuali a 19.540 punti.