Grecia, c’è l’accordo anti-default
Le forze politiche che sostengono il governo Papademos hanno raggiunto un accordo su una nuova serie di misure di austerità in grado di assicurare alle casse elleniche risparmi per 300 milioni di euro. Lo ha annunciato il portavoce del premier greco, secondo quanto riporta Bloomberg. Un ok era necessario in vista della riunione di questa sera alle 18.00 tra i ministri delle Finanze dell’Eurozona. Sul Paese incombe la necessità di ricevere nuovi aiuti finanziari da Fmi, Bce ed Ue all’approssimarsi della scadenza del 20 marzo, data entro la quale dovra’ rimborsare un debito pari a 14,5 miliardi di euro.
Anche il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, durante la conferenza stampa che ha seguito la decisione sui tassi d’interesse ha detto di essere stato avvertito dell’intesa. Draghi ha però chiarito di non poter commentare il trattamento che riceveranno i titoli greci nel portafoglio della Bce. La dichiarazione è giunta dopo indiscrezioni secondo cui la Bce si avvierebbe a cedere i titoli di Atene in portafoglio (acquistati tra 2010 e 2011 nell’ambito del programma Smp) al fondo salva-Stati europeo Efsf, che ne trasferirebbe l’importo alle casse di Atene con un indubbio beneficio in termini di alleggerimento del debito.
Questa mattina l’ufficio statistico greco ha diffuso i dati sull’occupazione nel Paese. I disoccupati hanno superato il milione, con un tasso di senza lavoro pari al 20,9 per cento. La disoccupazione giovanile è salita al 40,8 per cento.