La Bce lascia i tassi d’interesse invariati all’1%
Nessuna sorpresa dall’Eurotower. Il comitato di politica monetaria della Banca centrale europea ha mantenuto invariato il livello dei tassi di riferimento nell’area euro all’1 per cento. Ora c’è attesa per la conferenza del presidente dell’istituto centrale, Mario Draghi, che prenderà il via alle 14.30, e dalla quale potrebbero emergere indicazioni sul futuro utilizzo di misure non convenzionali o sull’andamento della crisi greca.
Hanno infatti preso quota, dopo essere circolate già ieri, le indiscrezioni secondo cui la Bce si avvierebbe a un intervento sui bond greci in suo possesso: cedere i titoli di Atene in portafoglio (acquistati tra 2010 e 2011 nell’ambito del programma Smp) al fondo salva-Stati europeo Efsf, che ne trasferirebbe l’importo alle casse di Atene con un indubbio beneficio in termini di alleggerimento del debito.
Gli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo ritengono comunque che la riunione di oggi avrà ancora carattere interlocutorio. “Segnali a sostegno di un taglio del refi sotto l’1,0% a marzo non sono da escludere – spiegano – ma ci sembrano poco probabili anche perché “i timidi segnali di stabilizzazione ciclica” sono stati in parte confermati; il bilancio dei rischi è significativamente cambiato e potrebbe migliorare ulteriormente con l’asta di febbraio”. A fine mese è infatti prevista una nuova asta di liquidità a 3 anni per la quale si attende una forte richiesta dalle banche dell’Eurozona. Ieri il Credit Suisse ha spiegato di prevedere che le richieste arriveranno fino a 650 miliardi di euro dai 489 miliardi dell’asta di dicembre. Nella stessa direzione vanno gli analisti di Intesa, secondo i quali “l’asta a 36 mesi potrebbe vedere una domanda di fondi ancora elevata e favorire un ulteriore calo dei tassi a breve”.