Grecia: arriva il secondo sì al piano di austerità. I mercati europei festeggiano
Adesso dunque non sembrano esserci più ostacoli al versamento della quinta tranche da parte di Ue e Fmi, che verrà discussa il prossimo 3 luglio. Per un secondo piano di aiuti, con un possibile coinvolgimento del settore privato si dovrà aspettare fino al prossimo 11 luglio, quando si riunirà l’Ecofin. Indicazioni positive per i listini sono arrivate anche dalle parole del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, che ha annunciato che le istituzioni finanziarie teutoniche contribuiranno al salvataggio di Atene rinnovando 3,2 miliardi di titoli in scadenza.
Il voto del Parlamento greco è il “secondo passo decisivo” che in condizioni così difficili rappresenta un “altro atto di responsabilità nazionale”. Questo il commento a caldo del presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, e quello dell’Unione Europea, Herman Van Rompuy, in una nota congiunta diffusa poco dopo del nulla osta al piano di austerity di Atene. E aggiungono: “Adesso ci sono tutte le condizioni per l’erogazione della prossima tranche di aiuti finanziari alla Grecia e per fare rapidi progressi sul secondo pacchetto di salvataggio”.
“Diciamo che non è una grande sorpresa, ci si aspettava il via libera”, commenta Anna Maria Grimaldi, economista di Intesa Sanpaolo, rimarcando tuttavia che “il voto è un ulteriore elemento di conferma che una soluzione di tipo catastrofico alla crisi greca è stata allontanata”. A questo punto la prossima tappa è quella del 3 luglio quando i ministri delle Finanze della Zona euro dovranno dare l’ok per sbloccare la quinta tranche di aiuti del fondo monetario e dell’Unione europea e nel contempo dovrebbero discutere i dettagli del nuovo pacchetto di aiuti per 100 miliardi di euro per gli anni a partire dal 2012. “Rimane comunque il nodo della partecipazione dei privati al finanziamento del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia – rimarca l’esperta – E non è detto che nell’incontro di domenica questo nodo venga sciolto in via definitiva”.
E cosa succederà nei prossimi mesi? “Ora siamo di fronte ad una schiarita, che con tutta probabilità si protrarrà fin dopo l’estate, successivamente potrebbero emergere nuove criticità, con delle ripercussioni per il resto dell’Euro Zona – sottolinea Grimaldi -. Questa è una crisi che potrebbe tornare ancora per un po’ a ondate”