Notizie A. Grech: UK, l’ampliamento del quantitative easing è solo posticipato

A. Grech: UK, l’ampliamento del quantitative easing è solo posticipato

27 Ottobre 2010 14:29

Anche oggi sul valutario biglietto verde protagonista. Nell’edizione odierna il Wall Street Journal ipotizza che il nuovo piano di quantitative easing ammonterà a poche centinaia di miliardi di dollari, decisamente al di sotto delle attese del mercato. Il dollaro, che già sconta buona parte del nuovo piano, sta quindi riguadagnando terreno, scambiando a 1,3777 contro euro ed a 81,690 yen.

Debole nei confronti del biglietto verde anche la sterlina, che dopo il rally di ieri in scia dei dati sul Pil e della promozione di S&P oggi è colpita da alcune prese di beneficio. Il pound in questo momento quota 1,5799 dollari. Come rileva Anthony Grech di IG Markets “gli ultimi sviluppi economici suggeriscono che la BoE potrebbe astenersi dall’aumentare le dimensioni esistenti del programma di acquisto di asset” anche se nel lungo termine l’analista rileva che “le misure di austerità annunciate nel recente Comprehensive Spending Review potrebbero avere un maggiore impatto sulla crescita interna”; l’ampliamento del QE secondo Grech “è solo posticipato”.

In calo anche il dollaro australiano, dopo che l’inflazione del terzo trimestre con un +0,7% su base congiunturale è risultata inferiore alle attese, aumentando le possibilità che la Reserve Bank of Australia nella riunione di martedì prossimo confermi per il sesto mese consecutivo il costo del denaro al 4,5%. L’euro quota 1,4238 dollari australiani mentre l’audusd scambia a 0,9674.

Per quanto riguarda i dati macro statunitensi, +3,2% per le richieste settimanali di mutui ed indicazioni contrastanti dall’indice relativo gli ordini di beni durevoli di settembre, che in versione completa ha sorpreso in positivo mettendo a segno un rialzo del 3,3% (consensus +2%), mentre il dato depurato del +15,7% della componente trasporti ha registrato un deludente -0,8% (+0,5%). Da poco annunciata la crescita a 307 mila messa a segno dalle vendite di nuove case a settembre. Il dato è superiore alle attese che indicavano +300 mila unità.