A. Grech: le aste europee allentano le tensioni sull’Eurozona
Continuano i rialzi della moneta unica, che, galvanizzata dal successo delle aste in Spagna e Italia spinge il cross euro-dollaro a 1,3354 (+1,7%). Poco fa è stato toccato un massimo di seduta a 1,3382. Dopo le buone notizie arrivate nella prima parte di seduta, nel pomeriggio l’incrocio tra le due valute ha subìto una brusca accelerazione rialzista. A spingere il cross la crescita maggiore delle attese delle nuove richieste di sussidio negli Stati Uniti (445 mila) e le parole del n.1 della Bce Trichet, che si è detto preoccupato per l’andamento dell’inflazione europea nel breve termine. La tendenza è stata rafforzata da un report di Goldman Sachs, che nel consigliare di andare lunghi sull’euro-dollaro ha indicato un prossimo target in area 1,37.
La moneta unica quota decisamente tonica anche contro la divisa giapponese, portando il cross tra le due valute a 110,57 (+1,4%). Come rileva Anthony Grech da IG Markets “i risultati delle aste hanno allentato le tensioni che circondano la situazione del debito europeo”. 82,770 yen invece per il cambio dollaro/yen, con gli investitori che secondo Grech “sono alla ricerca di un quadro più chiaro sull’andamento dell’economia”. “Un ambiente pro-rischio dovrebbe portare il cambio verso l’alto, un movimento che dovrebbe spingere al rialzo anche i titoli azionari giapponesi”.
Oggi il governo di Madrid ha piazzato 3 miliardi di euro in Titoli di Stato con scadenza a 5 anni, al top del range 2-3 miliardi indicato in precedenza. Il rendimento ha mostrato un progresso al 4,452% dal precedente 3,576% e le richieste hanno superato di 2,1 volte l’offerta, mentre a novembre si erano fermate a 1,6 volte. Il mercato ha apprezzato, oltre alla richiesta superiore al doppio dell’offerta, il rialzo più contenuto del previsto dei rendimenti.
Oggi è stato anche il turno del nostro Paese, che ha piazzato 6 miliardi al 2015 ed al 2026, ed anche in questo caso si è toccato il vertice alto della forchetta (4-6 miliardi). Sono stati collocati 3 miliardi di euro di Btp al 2015 con rendimento al 3,67% dal precedente 3,24% (bid-to-cover a 1,4) ed altri 3 miliardi di Btp al 2026, con il rendimento al 5,06% dal 4,81% registrato in novembre (1,42).