Goldman Sachs ottimista sul prezzo del petrolio: alza stime 2017
Il rialzo messo a segno dal petrolio nelle ultime settimane potrebbe non essere terminato. Questa la visione degli analisti di Goldman Sachs che in un report odierno hanno rivisto le proprie previsioni relative al prezzo del greggio per il secondo trimestre del 2017.
La decisione è figlia della volontà dei Paesi membri dell’Opec di trovare un accordo per tagliare la produzione di petrolio e nei segnali di crescita dei consumi a livello globale.
La banca d’affari statunitense ha alzato le proprie stime per il secondo trimestre 2017 portandole a 57,50 dai precedenti 55 dollari al barile, valori validi per il WTI, il petrolio statunitense acronimo del West Texas Intermediate.
Per quanto riguarda il petrolio europeo, Brent, le previsioni salgono a 59 dai precedenti 56,50 dollari al barile.
Per la fine dell’anno la stima del petrolio americano rimane invariata a 50 dollari al barile, quindi sostanzialmente in linea con i prezzi attuali a causa del probabile aumento di produzione dalla Libia e a causa della perdurante forza del dollaro americano, almeno nel breve termine.
Gli analisti nel loro documento sottolineano come nonostante le tensioni fra i Paesi produttori, rimane evidente che ci possa essere un ulteriore taglio entro la fine di gennaio. Inoltre l’Arabia Saudita, precisano gli esperti, avrebbe un forte incentivo a riportare su valori di normalità i propri inventari di petrolio, tagliando quindi la propria produzione per motivi di bilancio fiscale. Secondo gli analisti nel primo semestre 2017 ci si attende un ribilanciamento complessivo del mercato a livello mondiale, con il Brent che dovrebbe stabilizzarsi tra i 55 e i 60 dollari al barile.