News Gli investitori di fondi tornano in Europa (report Morningstar)

Gli investitori di fondi tornano in Europa (report Morningstar)

Pubblicato 30 Ottobre 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:16

Corsa rallentata per i fondi europei a lungo termine (azionari, obbligazionari, bilanciati e alternativi). Secondo l'ultimo Morningstar asset flow report, i flussi sono stati pari a 3,7 miliardi di euro a settembre. Con la Fed che a sorpresa ha deciso di non ridurre il programma d'acquisto di asset, e con la Banca centrale europea che prosegue con la tenuta di bassi tassi d'interesse, gli investitori europei hanno vissuto un mese di incertezza. La reazione è stata pragmatica: hanno evitato i mercati emergenti e i fondi obbligazionari sensibili ai tassi americani, mentre hanno aumentato l'esposizione verso i fondi azionari europei. 

Tra i numeri chiave del report di settembre e della fine del terzo trimestre i bond che hanno avuto deflussi per 8,7 miliardi di euro a settembre, superando le entrate dei fondi azionari, pari a 8,3 miliardi di euro. Flussi deboli in entrata per i bilanciati e gli alternativi.




La categoria più popolare sia nel mese di settembre che nel terzo trimestre è stata quella dei fondi azionari europei large cap blend che ha attratto 2,1 e 5,1 miliardi di euro, nei due periodi rispettivi. La categoria dei fondi obbligazionari diversificati in dollari è stata al contrario quella meno amata, perdendo flussi per 1,7 miliardi di euro solo a settembre. I fondi large cap dell'Eurozona, tra i meno favoriti durante la crisi della zona Euro, hanno ora beneficiato di un miliardo di euro di entrate. Il dato più alto da luglio 2009.




"Le azioni europee sono tornate di moda. Le due categorie di fondi più popolari a settembre (Morningstar large cap blend equity e Europe flex cap equity) mostrano come gli investitori in fondi europei stiano guardando con fiducia a una possibile fine della recessione dell'Eurozona - commenta Ali Masarwah di Morningstar - Considerando il fatto che il mercato azionario europeo è già cresciuto molto rispetto ai livelli bassi del 2011 e del 2012, questa nuova preferenza non è affatto motivata da valutazioni di mercato basse. Anzi, dal momento che le valutazioni delle azioni non sono a buon mercato, l'attuale acquisto di titoli azionari europei mostra che gli investitori hanno poche alternative, in un contesto di bassi interessi".