Gli ETF tagliano traguardo dei 500 mld di dollari di masse gestite in Europa
Ad aprile, in coincidenza del 15° anniversario dal lancio dei primi ETF in Europa, gli ETP domiciliati in Europa hanno raggiunto per la prima volta il traguardo dei 500 miliardi di dollari. Lo rivela il report “ETP Landscape – Industry Highlights” di BlackRock sull’andamento del mercato degli ETP nel mese di aprile. “I dati di aprile dimostrano che l’Europa sia il mercato più brillante al momento per l’industria degli ETP – commenta Ursula Marchioni, responsabile della ricerca ETP di BlackRock – . La crescita degli asset di quest’anno ha portato gli ETP europei a varcare la soglia dei 500 miliardi di dollari per la prima volta. Il 60% della crescita del mercato nel 2015 è attribuibile ai fondi domiciliati in Europa, testimonianza della fiducia sulle prospettive della regione, in un mese in cui si è festeggiato il 15° anniversario dal lancio dei primi prodotti”.
In generale lo scorso mese la raccolta globale è stata pari a 6,5 miliardi di dollari, in rallentamento rispetto ai forti flussi del mesi precedenti, pur continuando ad attestarsi a livelli record. Nel mese di aprile gli ETP che consentono esposizioni allargate ai mercati sviluppati si sono guadagnati il primato tra le varie categorie di prodotti su scala globale, con flussi netti positivi pari a 10,4 miliardi di dollari. Gli ETP obbligazionari hanno raccolto 9,9 miliardi di dollari, portando la raccolta mondiale ad inizio anno a quota 45,7 miliardi di dollari. Sul versante azionario, gli ETP sulla regione Asia Pacifico hanno raccolto 4 miliardi di dollari, l’Europa 3,1 miliardi di dollari, mentre le esposizione allargate sui mercati emergenti hanno registrato i migliori flussi dall’agosto 2014. Negativi i fondi azionari statunitensi, con deflussi per 15,5 miliardi di dollari, e i fondi sulle materie prime con deflussi di 0,7 miliardi di dollari
“Gli investitori ETP si sono orientati maggiormente verso i fondi azionari dei mercati sviluppati senza trascurare la possibilità di investire in reddito fisso ed in particolare sulle obbligazioni societarie – rimarca Ursula Marchioni – . I dati economici e le linee guida delle banche centrali stanno influenzando le scelte degli investitori a livello di molte asset class. Infatti, i flussi registrati per esposizioni allargate ai mercati azionari emergenti sono parzialmente attribuibili al tono prudente della US Federal Reserve sugli aumenti dei tassi di interesse. Il continuo utilizzo di fondi a copertura valutaria, testimonia che gli investitori stanno adottando soluzioni volte a proteggere i propri investimenti dall’accresciuta volatilità del mercato valutario”.