Notizie Notizie Italia Eni, intesa raggiunta per il Kashagan

Eni, intesa raggiunta per il Kashagan

14 Gennaio 2008 08:01

Eni mette la parola fine alla telenovela kazaka. Dopo sette mesi di trattative il consorzio guidato dal gruppo di San Donato per lo sviluppo del supergiacimento di Kashagan ha infatti raggiunto un accordo con la locale Kazmunaygaz per una nuova ripartizione delle quote di partecipazione al progetto. 


Ad annunciare il nuovo memorandum of understanding è stata la stessa compagnia di stato kazaka, che per effetto della redistribuzione vedrà raddoppiare la sua quota, che salirà a livelli prossimi a quelli degli altri soci, oltre a Eni, Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e TotalFina. Tutte si troveranno ad avere in mano una quota del 16,82 per cento. Astana sarà compensata anche con un aumento delle royalties. Ancora non sono state ufficializzate le contropartite economiche, ma secondo indiscrezioni riportate da alcuni quotidiani, Kazmunaygaz e pagherà per la quota aggiuntiva 1,7 miliardi di dollari, mentre il valore delle maggiori royalties potrebbe aggirarsi tra i 3 e i 5 miliardi di dollari.


La redistribuzione era stata richiesta in conseguenza dei ritardi del progetto e della forte rivalutazione del prezzo del petrolio rispetto alla prima firma (da 20 agli attuali 100 dollari circa per barile).


Eni conserverà l’operatività del progetto, ma il nuovo accordo prevede che in una fase successiva venga costituita una nuova entità comune. Si prevede che al pieno dell’operatività, nel 2012, dal giacimento verranno estratti 1,5 milioni di barili al giorno.
La missione di Eni in Kazakistan è stata guidata dal numero uno Paolo Scaroni e dal direttore della divisione Esplorazione e produzione del gruppo, Stefano Cao.


Venerdì Eni ha inoltre reso noto di possedere tramite la controllata inglese Eni Uk Holding il 77,42% di Burren Energy come risultato delle adesioni all’Opa lanciata dal cane a sei zampe sulla società britannica e di operazioni effettuate sul mercato. Le adesioni all’offerta rappresentano il 52,52% del capitale esistente di Burren, mentre un altro 24,9% è stato acquistato da Eni Holding a seguito della pubblicazione del documento d’offerta.