Il Giappone rompe gli indugi, intervento per contrastare ascesa dello yen
I nuovi massimi a oltre 15 anni toccati ieri dallo yen hanno fatto rompere gli indugi alle autorità giapponesi. Yoshihiko Noda, ministro delle Finanze, ha confermato questa mattina l’ordine unilaterale indirizzato alla Bank of Japan di acquistare dollari e vendere yen per calmierare l’ascesa della valuta locale. Si tratta del primo intervento del Giappone sulla valuta dal lontano 2004. La forte ascesa dello yen, +13% sul dollaro negli ultimi 5 mesi, ha progressivamente acuito le tensioni intaccando la ripresa dell’economia nipponica che è fortemente orientata all’export. Ieri il cross dollaro/yen aveva aggiornato i minimi a 15 anni scivolando sotto quota 83 yen. Tokyo ritiene che quota 82 yen sia una linea di difesa che si dovrà cercare di mantenere.
Il ministro delle Finanze Noda ha confermato inoltre che l’intervento è stato deciso dopo aver sentito il parere di altri Istituti Centrali. Precisazione “molto importante per comprendere il livello di cooperazione sul fronte valutario mondiale rimane alto – rimarcano oggi gli esperti di di Forex Capital Markets (FXCM) – e dunque è descrittivo di una situazione se non di allerta, comunque tesa e da tenere sotto controllo. Attenzione adesso al mercato, che potrebbe, come spesso accade, andare a sfidare la credibilità di queste mosse”.
La mossa ha subito influito sull’andamento del mercato valutario con un forte dollaro e delle altre principali valute nei confronti dello yen. Il cross dollaro/yen si è portato a quota 84,95 yen, in rialzo di oltre il 2%. Prima dell’annuncio del Giappone il cross viaggiava nei pressi dei minimi a 15 anni toccati alla vigilia sotto quota 83. In rialzo di oltre il 2% anche l’euro con cross euro/yen tornato sopra quota 110.
Reazione euforica anche della Borsa giapponese all’annuncio del governo dell’avvio di un’azione deci8sa volta a frenare l’ascesa dello yen. L’indice Nikkei è andato a chiudere la giornata con un rialzo del 2,33% a quota 9,516.56 punti dopo una prima parte di seduta in calo dell’1%. A beneficiare maggiormente dell’annuncio di un intervento sullo yen sono stati i titoli delle società i cui ricavi dipendono maggiormente dall’export. In particolare Toyota ha chiuso in rialzo di oltre 4 punti percentuale.