I gestori mondiali si affidano al cash
I livelli di liquidità hanno raggiunto nuovi massimi, l’appetito per il rischio è vicino a minimi record e nonostante ciò i gestori di fondi continuano a vedere valore nell’azionario. E’ questo in sintesi quanto emerge dal sondaggio mensile di Merrill Lynch tra i fund manager per il mese di marzo che ha coinvolto 193 gestori di fondi mondiali per un totale di asset in gestione di 676 miliardi di dollari. Il 42% degli intervistati sovrappesa in portafoglio la liquidità (era il 41% in febbraio). Contestualmente il 25% del panel ritiene che le azioni siano sottovalutate in termini assoluti e nei confronti dei bond. Basterà quest’ultima evidenza a garantire un rally? “Quello che manca è un catalizzatore, spiega David Bowers, consulente indipendente di Merrill Lynch. Con crescenti timori sia di recessione sia di inflazione, è difficile identificare quale potrà essere il catalizzatore e quando potrà apparire”.
Una crescente maggioranza di investitori vede prodromi di stagflazione. Il 77% degli intervistati ritiene che l’economia globale stia per entrare in un anno con crescita sotto il trend e inflazione sopra il trend. Il 22% del panel crede inoltre che l’economia mondiale si trovi già in recessione, contro l’8% di gennaio. Coloro che si aspettano un indebolimento dell’economia cinese sono oggi il 64% dei gestori consultati contro il 29% di gennaio.
Con riferimento all’Europa “i gestori si stanno spostando su quei pochi settori che possono approfittare dalla stagflazione – spiega Karen Olney, capo degli strategist sull’equity europeo di Merrill Lynch. Le posizioni maggiormente sovrappesate emergenti dal sondaggio sono su oil&gas, utilities e risorse di base, mentre le posizioni maggiormente sottopesate sono su retail, automobilistici e bancari. Anche a livello globale è cresciuta la quota di quanti sovrappesano titoli legati all’energy, saliti dal 19 al 25%.