Geox: difficile prevedere impatto COVID-19 sull’esercizio 2020
In flessione del 15% le vendite al dettaglio di Geox a causa dell’impatto del COVID-19. Il gruppo ha rilasciato un comunicato stampa per fornire un aggiornamento sull'impatto previsto dell'epidemia di Covid-19 sulla sua attività. I punti salienti secondo Mediobanca Securities, sono in primis l’impatto sulla catena di fornitura. Geox difatti acquista circa il 4% dei suoi prodotti finiti dalla Cina e si avvale di fornitori cinesi per alcune delle materie prime utilizzate per la produzione in altri paesi dell'Estremo Oriente. Dopo la chiusura forzata da parte delle autorità per due settimane, tutte le attività produttive hanno iniziato a riprendersi gradualmente e tutti i fornitori sono ora operativi. Attualmente non è possibile prevedere l'impatto sulla fornitura per le nuove stagioni. Dopo un inizio d'anno positivo, la performance in Ue è stata influenzata dalla diffusione del Coronavirus. Per mitigare l'impatto dell'epidemia di Covid19 sulle prestazioni, il gruppo ha deciso di rinegoziare le riduzioni degli affitti per i negozi, lavorando per rendere flessibile l'accesso per i lavoratori agli aiuti di Stato (Cassa integrazione in Italia), rinviando gli investimenti non essenziali.
Oggi sono aperti circa 90 negozi monomarca (DOS e franchising) su un totale di 820 (escludendo le licenze di distribuzione). I negozi operativi sono localizzati principalmente in Cina, Hong Kong, Macao e Giappone. In questi paesi comunque si sta ancora sperimentando una drastica riduzione della mobilità della popolazione, del turismo domestico ed internazionale e, inevitabilmente, una forte diminuzione del traffico nei negozi. Rimangono invece pienamente operativi i siti di e-commerce gestititi dal Gruppo in Italia, Europa, Nord America ed Asia. In base alle informazioni ad oggi disponibili non sono prevedibili o stimabili impatti significativi sull’approvvigionamento della prossima collezione Autunno-Inverno 2020 e sulle attività di produzione dei campionari per la collezione Primavera-Estate 2021.
Considerata la gravità dell’attuale situazione legata agli effetti della diffusione del contagio del nuovo coronavirus e l’incertezza relativa sia alla durata che alla diffusione geografica di tale epidemia, risulta estremamente complesso ad oggi fare previsioni sull’intero esercizio 2020.
L'aggiornamento fornito da Geox, afferma Mediobanca, non è una sorpresa, in quanto è pienamente coerente con gli ultimi aggiornamenti di altri rivenditori al dettaglio europei e società di beni di marca e riflette pienamente le perturbazioni del business causate dalla diffusione del Covid-19. Questo, dicono gli esperti di Piazzetta Cuccia che confermano il rating Neutral, rende più difficile rispettare le nostre stime per l'esercizio 2020, che prevedono una crescita del 2% della top line.
Oggi sono aperti circa 90 negozi monomarca (DOS e franchising) su un totale di 820 (escludendo le licenze di distribuzione). I negozi operativi sono localizzati principalmente in Cina, Hong Kong, Macao e Giappone. In questi paesi comunque si sta ancora sperimentando una drastica riduzione della mobilità della popolazione, del turismo domestico ed internazionale e, inevitabilmente, una forte diminuzione del traffico nei negozi. Rimangono invece pienamente operativi i siti di e-commerce gestititi dal Gruppo in Italia, Europa, Nord America ed Asia. In base alle informazioni ad oggi disponibili non sono prevedibili o stimabili impatti significativi sull’approvvigionamento della prossima collezione Autunno-Inverno 2020 e sulle attività di produzione dei campionari per la collezione Primavera-Estate 2021.
Considerata la gravità dell’attuale situazione legata agli effetti della diffusione del contagio del nuovo coronavirus e l’incertezza relativa sia alla durata che alla diffusione geografica di tale epidemia, risulta estremamente complesso ad oggi fare previsioni sull’intero esercizio 2020.
L'aggiornamento fornito da Geox, afferma Mediobanca, non è una sorpresa, in quanto è pienamente coerente con gli ultimi aggiornamenti di altri rivenditori al dettaglio europei e società di beni di marca e riflette pienamente le perturbazioni del business causate dalla diffusione del Covid-19. Questo, dicono gli esperti di Piazzetta Cuccia che confermano il rating Neutral, rende più difficile rispettare le nostre stime per l'esercizio 2020, che prevedono una crescita del 2% della top line.