Gas Naturale: la bolla si sgonfia e i prezzi tornano indietro di un anno

Negli ultimi mesi il future del Gas Naturale ha evidenziato fortissima volatilità. Come sempre nei mesi invernali il future tende ad apprezzarsi, ma quest’anno il rialzo è stato veramente importante se pensiamo che, dal minimo di settembre al massimo di novembre, il Gas Naturale ha guadagnato oltre il 75%, per poi sgonfiarsi e cedere dallo stesso massimo circa il 27% alle quotazioni attuali. Di fatto il future è andato in bolla nei mesi di ottobre e novembre per tre ragioni principali.
In primis, va ricordato che c’è stato un peggioramento notevole del tempo nella costa Nord Orientale degli Stati Uniti (zona atlantica). Partendo dall’interno infatti, il mal tempo si è spostata verso il mare velocemente. Questo ha generato un aumento della domanda di gas fortissima e inattesa, in zone anche molto popolose come quelle di New York, Philadelphia e Washington. Ci sono stati diversi giorni in cui le temperature hanno continuato a scendere e questo ha portato al panico di acquisti.
In secondo luogo, sebbene ci sia stato quest’anno un incremento della produzione di gas negli USA, le scorte sono molto basse e sotto la media degli ultimi 5 anni (linea grigia nel grafico sotto). In particolare, il Gas Naturale si trova sui livelli più bassi da 15 anni in questo stesso periodo dell’anno.
Infine, ad accentuare il movimento rialzista del future anche lo switch degli hedge fund. Diversi fondi infatti nei mesi precedenti erano lunghi di petrolio e corti di Gas Naturale. Visto il crollo del greggio, gli Hedge Fund hanno invertito le posizioni shortando il greggio e comprando il Gas.
Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è un riassorbimento degli eccessi. Nonostante le scorte in calo e il freddo persista, la bolla che si era generata si sta sgonfiando.
Analisi Tecnica: break del triangolo simmetrico e target potenziale a 3,368 dollari
Il Gas Naturale (future Generic 1st Natural Gas) è sicuramente tra i più difficili future da gestire per gli investitori, e basta guardare la curva forward per intuirne le ragioni. Anche affidarsi solamente all’analisi tecnica può essere molto rischioso, in quanto è importante conoscere bene i tecnicismi del future e dei prodotti che lo agganciano per evitare brutte sorprese.
Quello che si evince dall’analisi tecnica in questa fase è che il Gas Naturale è appena uscito da un triangolo simmetrico di inversione. Il triangolo spesso è una figura di continuazione, ma talvolta, soprattutto sui top di mercato e quindi negli eccessi di mercato, si comporta da figura d’inversione. Non è sempre facile intuire dove romperà la figura, ma quando la volatilità è molto alta all’interno del triangolo (come in questo caso) e ci si trova su un top di mercato bisogna sempre sospettare che possa invertire i corsi e non generare continuazione.
Il target ribassista del triangolo (target minimo), calcolato come altezza della figura a partire dal break della trend inferiore, è a 3,368 dollari per milione di BTU. Un livello che combacia anche con un supporto importante, che ha svolto ruolo di resistenza ad ottobre e ai primi di novembre. Tra i prezzi attuali a 3,648 dollari e il su citato supporto, vi è la trend line rialzista costruita sui minimi di settembre e ottobre 2018. Se tale supporto dinamico dovesse cedere il future avrebbe primo target a 3,368 dollari e successivamente a 3,110 dollari. Al rialzo invece l’eventuale ritorno sopra 4,000 dollari darebbe un segnale positivo con possibili resistenze a 4,300 e 4,600 dollari.