G20: salta incontro tra Obama e i leader Ue. Fmi raccoglie nuovi fondi
Salta a sorpresa il vertice tra i leader dei Paesi dell’Unione europea (il cancelliere tedesco, Angela Merkel; il premier italiano Mario Monti e il presidente francese, Francois Hollande, con il presidente della Commissione Ue, José Barroso e del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy), presenti al G20 in corso a Los Cabos in Messico (18-19 giugno), e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
La prima giornata si è tuttavia conclusa con un buon risultato per il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) che ha annunciato di avere raccolto fondi anti-crsi per 456 miliardi di dollari, 26 miliardi in più rispetto agli impegni presi nel mesi di aprile. Lo ha annunciato il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, precisando che i paesi che contribuiranno sono in tutto sono 37. Una dotazione maggiore grazie alla formalizzazione dell’impegno da parte di Cina, Brasile, Messico, India e Russia. La Cina, stando a quanto si apprende dalla stampa, contribuirà per 43 miliardi di dollari a fronte di 10 miliardi da parte degli altri Paesi indicati.
“Nell’ambito del G20, la discussione tra Usa e leader dell’area euro è iniziata con toni che hanno ricalcato le divergenze di vedute, con gli Usa in pressing sui leader dell’area per l’implementazione di misure volte ad arginare la crisi ed il presidente della commissione Ue Barroso pronto a ribattere come le origini della crisi risiedano altrove” affermano gli analisti di Mps Capital Services.
Crescita e lavoro. Sono questi i temi chiave affrontati dai capi di Governo e di stato presenti al G20 in corso a Los Cabos in Messico. “Il G20 – riportano le agenzie stampa, che citano una bozza della dichiarazione finale – si impegna a portare avanti tutte le misure necessarie per rafforzare la crescita economica e creare posti di lavoro” e soprattutto a “rompere il circolo vizioso fra banche e debito degli Stati”.
“A Los Cabos, in Messico, i Grandi della Terra si sono riuniti ma non ci aspettiamo che questo sia in grado di portare nel breve a cambiamenti significativi – spiegano gli esperti di Fxcm nella nota odierna – sulla scorta delle prime dichiarazioni di Angela Merkel secondo cui la sostanza del programma di riforme a cui è chiamato il paese ellenico non è negoziabile. In attesa perciò di indicazioni più precise dal fronte macro, noi non possiamo che affidarci all’analisi tecnica per l’interpretazione del mercato”.