Il G20 dà una scadenza: otto giorni per risolvere la crisi

Poco più di una settimana di tempo per risolvere la crisi. E’ il termine massimo emerso dal vertice dei ministri finanziari del G20 riuniti nel week-end a Cannes.
L’appello è stato più deciso che mai: entro il 23 ottobre, data del prossimo vertice europeo, i governi dell’Unione dovranno mettere a punto un piano per la risoluzione della crisi del debito, un’azione concertata per evitare il contagio ad altre economie mondiali.
L’intervento delle nuove potenze emergenti
A chiederlo sono stati soprattutto i ministri delle Finanze dei Paesi extraeuropei, preoccupati che la crisi possa estendersi fino ai Paesi emergenti, finora capaci di mantenere buoni livelli di crescita economica. La richiesta giunta non si distacca da quella espressa informalmente nelle scorse settimane anche dagli Stati Uniti: un aumento della dotazione del fondo salva-Stati Efsf. Un intervento che permetterebbe ai mercati finanziari globali di recuperare la fiducia e di contenere quei rischi sull’economia che “sono divenuti più gravi”, come ha detto nel fine settimana il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde.
E’ stato forse il richiamo necessario per sbloccare l’impasse europea, che negli ultimi mesi ha dato vita a vertici privi di vere decisioni. Al fine di affrontare il summit del 23 ottobre è stata infatti già convocata per venerdì 21 una riunione straordinaria tra i ministri economici dell’Eurozona. Tutti passi preparatori in vista del vertice del G20 in programma per il 3 e il 4 novembre, quando un eventuale piano avrà presumibilmente il benestare di tutte le grandi potenze industriali mondiali.
Le esternazioni di Trichet
Messaggi simili a quelli giunti dal G20 finanziario sono arrivati anche dal presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, durante un’intervista alla radio francese Europe 1. Anche Trichet si è soffermato sulla necessità di evitare casi di contagio della crisi, ma riferendosi in particolare alla possibilità che il male possa diffondersi all’interno della stessa Eurozona. Per evitarlo l’attuale numero uno dell’Eurotower ha proposto una riformulazione dei trattati Ue . E anche Trichet, in vista del prossimo vertice europeo, ha invitato i leader europei a intraprendere misure difficili contro la crisi e destinate a difendere le banche.