Ftse Mib sprofonda ai minimi dal 2020, ENI -5,8%. I peggiori oggi sono i due titoli top performer YTD

Giornata intonata al ribasso per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna in chiusura -2,99% a 20.705 punti, sui minimi da novembre 2020. A deprimere il sentiment è l'allerta recessione sia negli Usa che in Europa. Cresce oltreoceano il timore che la Federal Reserve si mostri molto aggressiva nell'alzare i tassi anche questo mese, mettendo in affanno l'economia Usa. Dopo essere rimasta chiusa nella giornata di ieri, Wall Street oggi paga dazio con ribassi nell'ordine del 2% per S&P 500 e Dow Jones. “Cresce la preoccupazione per un aggravarsi di un pericolo di recessioni sui mercati azionari. Non sono state sufficienti le letture, in calo ma superiori alle attese, sui PMI europei ad invertire una tendenza che si è acutizzata nelle ultime settimane", asserisce Gabriel Debach, market analyst di eToro, che aggiunge: "L’Europa soffre maggiormente le paure, con il cambio EurUsd sceso sotto quota 1,03 su valori a cui non si assisteva da oltre 20 anni e con sempre più analisti che iniziano a scommettere perfino sulla parità. Le nuove preoccupazioni di rallentamento economico e soprattutto le maggiori pressioni sui costi energetici potrebbero far rivedere la politica di rialzo dei tassi da parte della Bce, accentuando così il differenziale di rendimento con quello americano".
Sul parterre di Piazza Affari tonfo dell'8,25% per Tenaris e del 7,47% Leonardo, due dei pochi titoli che nella prima metà dell'anno avevano fatto segnare performance positive.
Tra le big -5,79% per ENI. Molto male anche Poste Italiane a -4,02%, Bper a oltre -5 per cento e Banco BPM -4,57%. Tra i titoli del risparmio gestito tonfo di quasi il 5% per Banca Mediolanum, -4,7% Banca Generali e -4% Azimut.
Si segnala poi il titolo UniCredit (-2,84%). Le indiscrezioni di Bloomberg indicano il ceo Andrea Orcel intento trovare una soluzione per la divisione russa. Orcel starebbe infatti considerando l'opzione di mettere in vendita la controllata russa attraverso una struttura che permetterebbe un suo eventuale riacquisto in seguito, a seconda delle condizioni geopolitiche e di mercato.
Sul parterre di Piazza Affari tonfo dell'8,25% per Tenaris e del 7,47% Leonardo, due dei pochi titoli che nella prima metà dell'anno avevano fatto segnare performance positive.
Tra le big -5,79% per ENI. Molto male anche Poste Italiane a -4,02%, Bper a oltre -5 per cento e Banco BPM -4,57%. Tra i titoli del risparmio gestito tonfo di quasi il 5% per Banca Mediolanum, -4,7% Banca Generali e -4% Azimut.
Si segnala poi il titolo UniCredit (-2,84%). Le indiscrezioni di Bloomberg indicano il ceo Andrea Orcel intento trovare una soluzione per la divisione russa. Orcel starebbe infatti considerando l'opzione di mettere in vendita la controllata russa attraverso una struttura che permetterebbe un suo eventuale riacquisto in seguito, a seconda delle condizioni geopolitiche e di mercato.