Puntare sul nuovo che avanza: le new entry del Ftse Mib con una marcia in più non solo nel breve
Il campionato di Serie A riparte questo weekend con la novità importante dei cinque cambi rispetto ai tre tradizionali, anche il Ftse Mib cambia un po’ con i consueti avvicendamenti trimestrali decisi dal Ftse Russell.
Dal 22 giugno nella squadra del Ftse Mib entreranno a far parte per la prima volta Interpump e Inwit, mentre escono Salvatore Ferragamo e Bper Banca (quest’ultima resta in panchina, nella lista delle riserve).
Inwit al debutto tra le grandi e vale già più di Telecom
A 5 anni esatti dal primo giorno di quotazione il 22 giugno 2015, si concretizza la promozione tra le grandi di Piazza Affari di Inwit che in effetti vanta numeri da big in quanto a capitalizzazione di mercato. Il colosso delle torri con quasi 8,8 miliardi di euro di market cap è già davanti a nomi storici del listino milanese, come la stessa Telecom Italia (8,15 mld di euro) di cui è stata una costola fino a gennaio 2015 quando effettivamente nacque Inwit in seguito allo spin-off del ramo Tower di Telecom Italia.
(dati al 18-06-2020, fonte Bloomberg)
In fase di IPO l’azienda a giugno 2015 raccolse 875,3 milioni di euro, con una valorizzazione di circa 2,2 miliardi di euro, ossia 4 volte inferiore a quella attuale. “L’ingresso di Inwit nel listino principale di Borsa Italiana – ha commentato l’amministratore delegato della società, Giovanni Ferigo – è un importante riconoscimento alla solidità e alle potenzialità della realtà nata dall’incorporazione di Vodafone Towers”. Il manager ha sottolineato che Inwit è ora il principale operatore infrastrutturale per le telecomunicazioni wireless in Italia e dispone di know how e risorse per supportare al meglio la crescita del settore e del Paese, ampliando il volume della sua attività grazie anche a business innovativi. Siamo certi che la società sarà in grado di rispondere alle aspettative degli azionisti e di tutti i suoi stakeholders”.
L’altra new entry del Ftse Mib è Interpump che ha una capitalizzazione di mercato di 2,86 mld ed è il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore dell’oleodinamica. Il Gruppo Interpump è quotato a Piazza Affari dal 1996 e segna un palmares da prima della classe. Nell’ultimo decennio il boom è stato di ben +670% circa; la performance a 5 anni è di +96% rispetto al -14% del Ftse Mib nello stesso arco di tempo.
Dalla tabella in basso emerge che guardando ai dati da inizio 2020, Inwit figura tra i migliori in assoluto con +11%, ma la stessa Interpump è risuscita a sovraperformare rispetto al Ftse Mib con un calo di solo -6%.
(dati al 18-06-2020, fonte Bloomberg)
Ecco come si comportano le new entry del Ftse Mib
Il dubbio che potrebbe sorgere è che queste società che si affacciano per la prima volta sul Ftse Mib abbiano già dato buona parte delle soddisfazioni agli investitori e quindi le performance potrebbero ridimensionarsi da ora in avanti. I numeri delle ultime new entry sul Ftse Mib sono però molto interessanti in questo senso.
Amplifon, che ha debuttato sul Ftse Mib il 27 dicembre 2018, segna un corposo +76% da quella data a oggi e nel corso del 2019 è stato il miglior titolo tra le 40 protagoniste del Ftse Mib. Lo stesso giorno di Amplifon debutto tra le grandi anche Diasorin che ad oggi è il miglior titolo del Ftse Mib Ytd (+47%) e dall’approdo sul Ftse Mib segna un corposo +150%. La sfilza dei debutto tra le grandi di titoli che poi hanno fatto breccia tra gli investitori è lunga. Limitandoci agli ultimi anni ci sono Nexi (+66% dal debutto sul Ftse Mib il 24 giugno 2019) e +7% Hera dal debutto nel marzo 2019. Unica eccezione negativa è il titolo Juventus che da marzo non fa più parte del Ftse Mib e ha segnato -27% durante la sua permanenza di circa 15 mesi sul Ftse Mib.
In vetrina nel primo mese
Ancora più interessanti sono le performance nel primo mese dopo l’approdo nell’indice principale: +15% per Amplifon, +6,7% Nexi, +4,5% Hera, +16% Diasorin e +46% addirittura la Juventus.
Andando un po’ più indietro nel tempo, risale a inizio 2016 il gran debutto sul Ftse Mib di Ferrari, che in meno di 4 anni e mezzo ha più che triplicato il proprio valore (+255%) e adesso è ai piedi del podio tra i maggiori colossi del listino per market cap.