Ftse Mib in lieve rialzo mentre sale attese per meeting Fed, analisi su STM

Riflettori tutti puntati sulla Federal Reserve che, in serata, dovrà esprimersi in materia di politica monetaria. Gli analisti vedono un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base. Sul fronte trimestrali, dopo i dati diffusi stamattina da BNP Paribas e Credit Suisse, si apre la stagione delle trimestrali bancarie anche in Italia con Intesa Sanpaolo. Conti trimestrali anche per Mediobanca e FCA. Sullo sfondo rimane l’aggravarsi del rischio guerra commerciale con le dure parole di Donald Trump contro la Cina.
Ftse Mib: importante la tenuta del supporto a 21.000 punti
Dopo la candela short day del 19 luglio, l’indice italiano è rimbalzato senza però mostrare forza, né in termini di volumi né di volatilità, fino a toccare il massimo dell’anno a 22.357 punti lo scorso 25 luglio in occasione della riunione della Bce. Dopo il discorso di Mario Draghi, che ha confermato quanto atteso dal mercato, sono però scattate le prese di profitto, provocando addirittura ieri la rottura del supporto di breve periodo a 21.483 punti.
In tale scenario, fondamentale sarà la tenuta dei 21.000 punti che rappresenta una zona di resistenza importante nel medio periodo per il Ftse Mib. In caso di break deciso di tale livello possibili ricadute verso i 20.236 punti dove passa anche la media mobile 200 periodi. Al contrario, il superamento di area 21.500 punti con forza potrebbe aprire la strada all’indice a un ritorno verso 22.000 e 22.193 punti.
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STM: tenta il rimbalzo vero i massimi annui
Il quadro grafico del colosso italo-francese dei semiconduttori è ancora positivo, nonostante la fase di correzione avviata dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre che hanno riportato un declino rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il mercato non ha gradito anche la riduzione della guidance sui ricavi per l’intero 2019.
Tornando al grafico, per un primo segnale rialzista bisognerà attendere almeno la chiusura sopra quota 16,8 euro, che coincide con il 50% di Fibonacci di tutto il downtrend avviato a giugno 2018, per poi mettere nel mirino i massimi dell’anno a 17,625 euro. Al ribasso, invece, il break convinto della fascia di prezzo tra il 38,2% di Fibonacci e i 15 euro darebbe un segnale negativo con target 14 e 13,41 euro.
Per chi volesse operare su STM con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013489081. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013644875.