Notizie Notizie Italia L’FT bacchetta l’Italia: leader politici stanno facendo gioco pericoloso, mettendo un dito nell’occhio dei partner Ue’

L’FT bacchetta l’Italia: leader politici stanno facendo gioco pericoloso, mettendo un dito nell’occhio dei partner Ue’

1 Ottobre 2018 16:00

“I leader politici dell’Italia stanno facendo un gioco pericoloso”. E’ questo il titolo di un articolo del Financial Times che, a dispetto delle rassicurazioni che arrivano dall’esecutivo, lancia un allarme in merito alla decisione del governo Conte di sfidare l’Unione europea con un target sul deficit, per il 2019, pari al 2,4%.

“Dopo settimane di segnali contraddittori, i leader politici italiani stanno andando avanti con una politica fiscale aggressiva, ignorando non solo gli impegni che Roma ha preso in precedenza con l’Ue, ma anche le raccomandazioni del loro stesso ministro delle Finanze (Giovanni Tria)”, scrive l’FT.

“Nonostante i toni trionfalistici del governo – si legge ancora nell’articolo – la bozza di bilancio che è stata pubblicata la scorsa settimana non è motivo di celebrazione. Tutt’altro: la coalizione governativa formata dal movimento anti-establishment M5S e dall’estrema destra della Lega sta percorrendo un sentiero molto pericoloso”.

Tutto ciò che i leader politici italiani stanno facendo nello sfidare l’Ue è, secondo il quotidiano finanziario britannico, simile a “mettere un dito nell’occhio degli altri partner europei“.

L’Ft fa riferimento in particolare alla decisione di “triplicare il deficit che era stato formalmente accordato“; di fatto, “il governo italiano precedente si era impegnato lo scorso anno a far scendere il deficit allo 0,8% del Pil entro il prossimo anno, per trasformarlo poi gradualmente in un surplus nei due anni successivi”.

Ora, “è vero che pochi pensavano che un target del genere fosse credibile”. Detto questo, il target sul deficit del 2,4% che il governo ha indicato nella giornata di giovedì è ben al di sopra della cifra che l’Ue o i mercati potessero ragionevolmente ritenere possibile”.

Il reddito di cittadinanza viene nettamente criticato, laddove si fa riferimento a quei 10 miliardi di euro che sono previsti per la sua realizzazione. L’erogazione di questo reddito, scrive l’FT, “sarebbe indubbiamente una manna dal cielo per molti italiani, ma non è una soluzione per i problemi economici di lungo periodo. Di fatto, se non accompagnato da misure appropriate che sostengano la crescita e gli investimenti, (il reddito di cittadinanza) causerà nel tempo soltanto problemi”.

Rischi più immediati arrivano dai mercato. I tassi sui BTP decennali sono saliti dopo la notizia (del target sul deficit); la borsa di Milano è scesa (ma non oggi, bisogna dire); le banche, che detengono grandi volumi di debito governativo e che stanno facendo fatica ad affrontare questioni tipiche del settore (come i crediti deteriorati)  hanno visto le loro quotazioni decisamente colpite (dai sell)”.

“Se ci dovesse essere una crisi bancaria, la Bce potrebbe ritrovarsi con le mani legate in qualità di salvatrice di ultima istanza”, con una Italia pronta a infrangere le regole. “Se poi il ministro dell’economia Giovanni Tria dovesse dimettersi – conclude l’FT – la situazione altamente infiammabile potrebbe diventare esplosiva“.

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