Francia: effetto Gilet Gialli, attività in contrazione per la prima volta da due anni e mezzo
Il movimento dei Gilet Gialli, che sta agitando la Francia ormai da diverse settimane, rischia di mettere in ginocchio il paese. Alcuni pesanti effetti sull’economia d’Oltralpe sono già emersi, con l’attività manifatturiera e dei servizi che a dicembre è scesa per la prima volta da giugno 2016. E se le proteste andranno avanti, i danni saranno anche peggiori, ha avvertito il governatore della Banque de France, Francois Villeroy de Galhau, dopo aver ridotto nei giorni scorsi le stime di crescita del paese: per il 2018, l’outlook sul Pil è stato rivisto al ribasso da +1,6% a +1,5%. Stessa cosa per il 2019, mentre per il 2020 e il 2021 le previsioni sono di una crescita pari rispettivamente a +1,6% e +1,4%. E sempre per effetto dei Gilet Gialli, il presidente francese Emmanuel Macron ha dovuto mettere mano alla Manovra 2019 e prevedere nuove misure di sostegno all’economia, facendo scattare l’allarme di Bruxelles. Secondo Les Echos, ora la Francia rischia di fare nel 2019 un deficit-Pil che potrebbe essere superiore al 3,6%, ben oltre la soglia del 3% fissata dalle regole europee.
Battuta d’arresto per l’attività manifatturiera e servizi
L’attività manifatturiera e dei servizi in Francia si è contratta a dicembre per la prima volta negli ultimi due anni e mezzo, scivolando sotto la soglia dei 50 punti, che distingue la fase di crescita da quella di recessione. Secondo la stima preliminare elaborata dall’IHS Markit, l’indice Pmi composite, che sintetizza manifattura e servizi, si è attestato a dicembre a 49,3 punti, sul minimo da giugno 2016, mostrando un calo rispetto ai 54,2 punti di novembre e deludendo le attese degli analisti ferme a 54 punti.
Nel dettaglio, l’indice Pmi manifatturiero si è attestato a 49,7 punti dai 50,8 punti di novembre, sui livelli più bassi degli ultimi 27 mesi, vale a dire da settembre 2016. Gli analisti si aspettavano un calo decisamente più contenuto a 50,7 punti. In ribasso, sotto la soglia dei 50 punti e sotto le aspettative anche il Pmi servizi, che è sceso da 55,1 a 49,6 punti, si minimi da 34 mesi. Qui l’effetto Gilet Gialli è stato ancora più evidente.
Anche l’Eurozona frena: attività sui minimi dal 2014
Anche nell’intera Eurozona l’attività termina l’anno in frenata, sui livelli più deboli degli ultimi quattro anni. A dicembre, secondo la stima preliminare, l’indice Pmi manifatturiero della zona euro si attesta a 51,4 punti, in ribasso dai 51,8 punti di novembre e sotto le attese degli analisti pari a 51,9 punti. Si tratta del livello più basso degli ultimi 34 mesi. L’indice Pmi servizi è scivolato da 53,4 punti a 51,4 punti contro i 53,5 punti previsti dal mercato. In questo caso si tratta dei minimi degli ultimi 49 mesi, ossia degli ultimi quattro anni. L’indice Pmi Composite, che sintetizza entrambi, è sceso a 51,3 punti, sul livello più debole dal novembre 2014. Chris Williamson, economista dell’istituto Markit, prevede che queste cifre anticipano una crescita dello 0,2-0,3% dell’Eurozona nel quarto trimestre del 2018.