Francia: deficit supererà i parametri di Bruxelles, ma governo rifiuta l’austerità
La Francia dice no a nuove misure di austerità, nonostante il deficit supererà sia quest’anno sia l’anno prossimo il fatidico target imposto da Bruxelles. Nel progetto di legge di bilancio, illustrato oggi dal governo francese, si apprende che il rapporto deficit/Pil si attesterà quest’anno al 4,4%, per scendere solamente al 4,3% nel 2015, superando così la soglia del 3% imposta dall’Unione europea. Il target verrà raggiunto solo nel 2017 e non più nel 2015, come promesso in precedenza (inizialmente il parametro europeo doveva essere raggiunto già quest’anno, come richiesto agli altri Paesi membri).
Ma la Francia non si scompone e respinge la possibilità di nuove misure di austerità, spiegando che il calcolo di budget si è inevitabilmente complicato a causa della debole ripresa economica e dell’inflazione bassa. Il governo francese stima ormai una crescita dello 0,4% nel 2014 e dell’1% nel 2015, mentre si mostra più ottimista per il futuro, prevedendo una espansione del Pil all’1,7% nel 2016 e all’1,9% nel 2017. Per quanto riguarda l’inflazione, che desta preoccupazioni in tutta l’Eurozona, questa dovrebbe passare gradualmente dallo 0,5% del 2014 all’1,8% nel 2019.
“Il ritmo di riduzione del deficit è adatto alla situazione attuale”, dichiara il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, escludendo la possibilità di ulteriori misure di rigore, “perché se il governo assume questo progetto di budget per rimetter sulla strada giusto il Paese, respinge l’austerità”. I sacrifici comunque non mancheranno, visto che la spesa pubblica dovrà essere ridotta l’anno prossimo per 21 miliardi di euro, e per 50 miliardi nel giro di tre anni. Questo permetterà di limitare l’aumento delle spese pubbliche a un +0,2% ogni anno, contro una progressione spontanea dell’1,7 per cento, secondo i calcoli del governo francese. Solo ieri, la Francia ha superato la soglia dei 2.000 miliardi di euro di debito pubblico (95,1% del Pil).