Francia: anche Moody’s le toglie la tripla A e mantiene outlook negativo
Moody’s Investors Service ha abbassato il rating sovrano sulla Francia. Il merito di credito è sceso di un gradino ad Aa1 da Aaa. L’outlook rimane negativo. L’agenzia di rating aveva portato a negativo l’outlook della Francia lo scorso 23 febbraio al fine di determinare l’impatto del rischio elevato di una uscita greca dalla zona euro, la crescente probabilità di aiuti collettivi ad altri sovrani dell’area dell’euro e la crescita economica in fase di stallo.
Il Paese transalpino già a inizio 2012 aveva perso il rango tripla A secondo il giudizio di Standard & Poor’s.
Il Paese transalpino già a inizio 2012 aveva perso il rango tripla A secondo il giudizio di Standard & Poor’s.
Il downgrade decretato da Moody’s con la contestuale decisione di mantenere l’outlook negativo è stato motivato dall’agenzia di rating da tre fattori fondamentali interconnessi:
1) Le prospettive di crescita economica a lungo termine della Francia sono negativamente influenzate da molteplici sfide strutturali, compresa la sua progressiva e costante perdita di competitività e la rigidità di lunga data del suo mercato del lavoro e di quello dei beni e servizi.
2) L’outlook fiscale della Francia è incerto a causa delle sue prospettive economico in deterioramento, sia a breve termine a causa della scarsa domanda interna ed esterna, sia più a lungo termine a causa delle rigidità strutturali accennate al punto precedente.
3) E’ in diminuzione la “prevedibilità” circa la resistenza della Francia a futuri shock della zona euro in considerazione dei crescenti rischi per la crescita economica, delle performance fiscali e del costo del finanziamento. L’esposizione della Francia ai Paesi europei periferici attraverso i suoi legami commerciali e il suo sistema bancario è sproporzionatamente grande, e i suoi obblighi contingenti per sostenere gli altri membri della zona euro sono in aumento. Inoltre, a differenza di altri Stati non dell’area euro che presentano rating altrettanto elevati, la Francia non ha accesso a una banca centrale nazionale per il finanziamento del debito in caso di turbativa di mercato.
Allo stesso tempo, Moody spiega che la Francia rimane estremamente di ottimo livello, ad Aa1, grazie a importanti fattori di forza quali “la sua grande e diversificata economia, il forte impegno a riforme strutturali e al risanamento di bilancio, come risulta da recenti annunci governativi, che potrebbe nel medio periodo mitigare alcune delle rigidità strutturali e migliorare la dinamica del debito della Francia”.