Forex: tornano gli acquisti sulla moneta unica, riflettori puntati su Bernanke
Torna a salire la moneta unica. Dopo la decisione del Fomc di non introdurre nuove misure destinate al rilancio dell’economia Usa ed in attesa della conferenza stampa del chairman Bernanke, tornano gli acquisti, dopo tre giorni con il segno meno, sulla moneta unica. Il cambio eurodollaro in questo momento quota in rialzo dello 0,8% a 1,3769 dollari mentre l’incrocio con lo yen con un +0,5% si porta a 107,49 . In calo il dollar index, che con un rosso dello 0,36% scende sotto i 77 punti.
Nel Vecchio continente i riflettori sono puntati su Grecia e Italia. Il premier ellenico George Papandreou ha stupito tutti indicendo un referendum per sottoporre alla volontà popolare il pacchetto di aiuti stabilito a Bruxelles lo scorso 26 ottobre. Per quanto riguarda l’Italia questa sera è in calendario un Consiglio dei Ministri che secondo le indiscrezioni potrebbe anticipare alcune delle misure anticrisi sulle quali l’Italia si è impegnata con la Ue. A livello europeo in serata si terrà un pre-vertice in vista del G20 di domani a cui parteciperanno il premier francese Sarkozy, il cancelliere tedesco Merkel, Papandreou ed i vertici del Fondo Monetario Internazionale.
Dall’altra parte dell’Atlantico è la Fed a monopolizzare l’attenzione degli operatori. Nel corso del pomeriggio il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della Banca centrale statunitense, al termine della due giorni di riunioni ha annunciato di aver confermato il costo del denaro ai minimi storici (0-0,25%). La Fed ha confermato di voler mantenere il costo del denaro ai minimi storici “almeno fino a metà 2013”. “La crescita economica -si legge nel comunicato- si è leggermente rafforzata” anche se persistono “considerevoli rischi di una ricaduta”.
Per quanto riguarda i dati macro made in Usa, nel corso del pomeriggio sono arrivate indicazioni migliori delle attese dalla stima Adp sui nuovi posti di lavoro del settore privato, antipasto dei dati ufficiali in calendario per venerdì. Secondo l’Automatic Data Processing ad ottobre il saldo delle buste paga è risultato positivo per 110 mila unità, contro le 101 mila del consenso.