Forex: tiene ancora banco il nodo Grecia, euro barcollante in attesa della Bce
Nel giorno della Bce l’euro fatica ancora a risalire la china pagando le incertezze legate alla Grecia. La moneta unica europea risulta in calo per il quinto giorno consecutivo rispetto al dollaro e nell’ultima ora ha toccato un minimo intraday sotto quota 1,33 dollari, minimi a due settimane e non lontano dai minimi a 11 mesi. Alle 09.55 viaggia a quota 1,3296 dollari(-0,44%) dopo aver toccato un minimo intraday a 1,3286.
Sull’euro pesano ancora i timori legati alla situazione greca. Il rischio default spinge gli investitori a preferire monete difensive quali lo yen e lo stesso dollaro. Stamattina lo spread tra i titoli di debito di Atene ed il bund tedesco a 10 anni ha toccato nuove vetta a 416 punti base, livello massimo dalla creazione della moneta unica. Inoltre ieri l’euro ha accolto con sfavore la revisione del Pil del quarto trimestre 2009 (invariato trimestre su trimestre rispetto al +0,15 della precedente lettura).
Oggi riflettori puntati sulle decisioni sui tassi da parte di Bank of England e Banca centrale europea. Secondo le attese di consensus i tassi in Gran Bretagna e nell’Eurozona rimarranno invariati rispettivamente allo 0,5% e all’1%. Il tono debole della ripresa economica nel Vecchio Continente lascia presagire che gli attuali livelli dei tassi di interesse potrebbero venire confermati anche nel corso delle prossime riunioni delle due banche centrali con l’intento di agevolare al massimo la ripresa economica.
Ripresa che appare decisamente più sostenuta sull’altra sponda dell’Atlantico. Ieri Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, nel corso del suo intervento a Dallas, si è detto ottimista sull’andamento economico nel corso del 2010 rimarcando soprattutto come i miglioramenti che avverranno nel corso del 2010 dovrebbero riuscire a risollevare il mercato del lavoro. Preoccupa ancora la debolezza del mercato immobiliare e le difficoltà di accesso al credito. Bernanke ha sottolineato che l’uscita “dal bosco” è ancora lontana.
Nel pomeriggio un solo dato di rilievo in arrivo dagli Stati Uniti. Il consueto dato settimanale sulle richieste di sussidi disoccupazione è atteso a 433mila unità dalle 439 mila della precedente rilevazione, confermando così il trend discendente delle ultime settimane.