Notizie Forex: sterlina, dollaro canadese e yen protagonisti, corona svedese al tappeto

Forex: sterlina, dollaro canadese e yen protagonisti, corona svedese al tappeto

12 Febbraio 2015 15:38

 

Tre i driver di mercato che hanno mosso il mercato valutario nella seduta odierna. Sul Forex, ad essere premiate sono state la sterlina, il dollaro canadese e lo yen, mentre la corona svedese si è indebolita.

La sterlina ha beneficiato dell’inflation report pubblicato in mattinata dalla BoE. Il governatore Mark Carney ha sottolineato che la Bank of England non intende aspettare troppo a lungo prima di vedere l’inflazione tornare verso il suo livello obiettivo: “Data la natura degli shock che colpiscono l’inflazione, i componenti del Comitato di politica monetaria ritengono opportuno impostare la politica monetaria in modo che l’inflazione torni al target del 2% nel giro di due anni”. Parole in contrasto con il movimento di rafforzamento della sterlina visto oggi. Quest’ultimo tuttavia deve essere letto nel contesto di un inflation report che ha indicato come importante causa dell’abbassamento dei prezzi, con la possibilità di un trimestre di discesa dell’inflazione, l’andamento delle quotazioni del barile di petrolio. Dunque un evento transitorio che, nel momento in cui rientrasse, lascerebbe spazio a fondamentali economici positivi. Per il prossimo anno la BoE vede un’economia in crescita all’1,8% e al 2,1% nel 2017 mentre l’economia britannica dovrebbe segnare un +2,9% quest’anno e nel 2016. Lo stesso Carney ha sottolineato come la prossima mossa più probabile è un rialzo dei tassi con una stretta monetaria che sarà comunque molto graduale. 

Contro dollaro la sterlina è arrivata a guadagnare circa un punto percentuale. Meno evidente il movimento contro lo yen, a sua volta sostenuto dalle indiscrezioni riportate da Bloomberg. Secondo queste voci la Bank of Japan riterrebbe negativo per la fiducia dei consumatori un ulteriore deprezzamento dello yen e controproducenti, al momento, ulteriori misure di stimolo. L’euro/yen ha perso oltre mezzo punto percentuale mentre il dollaro americano ha dovuto cedere oltre l’1%. 

Il recupero delle quotazioni del petrolio, dopo la discesa delle sedute precedenti, ha invece sostenuto il dollaro canadese che, come lo yen, ha guadagnato oltre un punto percentuale nei confronti del cugino americano. L’oro nero a sua volta è salito a fronte di un biglietto verde poco performante. La dipendenza del loonie dall’andamento del petrolio rende tuttavia poco solido il rimbalzo. Per il barile di petrolio, se è ipotizzabile una stabilizzazione dei prezzi, non sembra ancora essere arrivato il momento della svolta. 

Infine la corona svedese ha subito nei confronti delle altre valute dopo il taglio, non pronosticato, dei tassi di interesse e l’avvio del Quantitative easing da parte della Riksbank. La Banca centrale svedese ha portato il tasso di riferimento in territorio negativo a -0,10% e lanciato un programma di acquisto di titoli di Stato da 10 milairdi di corone svedesi, circa 1,2 miliardi di dollari, dicendosi “pronta a ulteriori azioni se la situazione lo renderà necessario”. 

La corona svedese è scesa ai minimi da due mesi a questa parte contro l’euro avvicinando quota 9,70 di eursek mentre contro il dollaro americano è tornata sui livelli dell’aprile 2009.