Forex: sterlina ancora sotto pressione, anche l’euro in affanno
Sterlina ancora sotto pressione. Il cross sterlina/dollaro, dopo essere scivolato violentemente ieri sotto quota 1,50, sui minimi dallo scorso maggio, oggi si mantiene a ridosso di quota 1,49 dollari, in calo per il sesto giorno consecutivo. Ieri la divisa britannica è stata vittima della speculazione toccando a metà giornata un minimo a 1,478, in calo del 3% circa. Tra le cause che hanno affossato la sterlina l’ultimo sondaggio condotto da YouGov secondo cui i Laburisti dell’attuale premier Gordon Brown sono in recupero al 35%, contro il 37% dei conservatori, ossia il minimo scarto da oltre un anno. Equilibrio che potrebbe portare a un responso delle urne senza una chiara maggioranza in termini di seggi. Mancanza di una chiara maggioranza politica che potrebbe ostacolare le azioni per ridurre il debito della Gran Bretagna.
Per quanto riguarda l’euro, la Moneta unica europea ha accelerato al ribasso nell’ultima ora di contrattazioni con cross euro/dollaro nuovamente sotto quota 1,35 dollari. Il commissario Ue per l’Economia, Olli Rehn, ha invitato la Grecia ad “esaminare al più presto le misure aggiuntive per risolvere la crisi” che rischia di portare al collasso i conti pubblici del Paese. Il ministro greco delle Finanze, George Papacostantinou, ha risposto che “farà tutto il necessario. L’esecutivo di Atene avrebbe già preparato un pacchetto di misure extra con un incremento dell’imposizione fiscale ed un taglio della spesa pubblica. Intanto in settimana, secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, dovrebbe essere definito il piano di aiuto guidato da banche e istituzioni tedesche e francesi con nuovi bond per complessivi 30 mld di euro.
Tra le altre valute si sta rafforzando lo yen (cross dollaro/yen in calo a 89,10 dollari e euro/yen in calo dello 0,84% a 119,88). Stamattina sono arrivati i positivi riscontri dal mercato del lavoro nipponico con la disoccupazione scesa a sorpresa in Giappone al 4,9% a gennaio dal 5,1% del mese precedente. Poco mosso il dollaro australiano nel giorno del rialzo dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank of Australia, quarto rialzo nelle ultime cinque riunioni. Mossa ampiamente attesa dal mercato che guarda soprattutto alle mosse future della Rba. Il governatore della banca centrale australiana, Glenn Stevens, ha sottolineato come la crescita economia quest’anno sarà probabilmente vicina al trend e l’inflazione vicina ai target., pertanto i tassi dovrebbero continuare a salire. Buono stato di salute dell’Australia confermato ‘andamento delle vendite al dettaglio in Australia. A gennaio la crescita mensile è stata dell’1,2% rispetto al +0,5% atteso dal mercato. L’ufficio di Statistica di Sydney ha rivisto il dato di dicembre che evidenzia un calo dello 0,9%.
Tornando all’Europa, crescita superiore alle attese per l’economia svizzera nell’ultimo scorcio di 2009. Il pil della Svizzera è salito dello 0,7% t/t nel quarto trimestre, oltre le attese del mercato che erano ferme allo 0,4%. Nel trimestre precedente il rialzo era stato dello 0,5%. A livello tendenziale il pil elvetico risulta in rialzo dello 0,6% dal -1,3% risultante alla fine del terzo trimestre. nel quarto trimestre l’export risulta in rialzo dell’1,6% e l’import in ascesa dello 0,3%.
Il cross dollaro/franco svizzero risulta in rialzo dello 0,70% a quota 1,087.