Forex: seduta all’insegna della cautela per la moneta unica
Tutti in attesa di notizie da Bruxelles. Seduta di consolidamento per la moneta unica che in attesa delle decisioni del Consiglio europeo si conferma sui livelli registrati nella seduta precedente. La cautela degli operatori è favorita dalle indicazioni contrastanti arrivate dalle trimestrali di Philip Morris e Morgan Stanley.
Nonostante le questioni al vaglio del Consiglio europeo siano numerose, dagli aiuti alla Grecia al bailout spagnolo passando per il progetto di riforma dell’area Euro, anche questa volta potremmo assistere ad nulla di fatto. In particolare evidenza la proposta avanzata dal Cancelliere tedesco Angela Merkel che punta ad affidare al Commissario Europeo degli Affari Economici il potere di veto sui singoli bilanci nazionali
Superato lo scoglio-Moody’s, questa mattina il Tesoro spagnolo ha collocato titoli 2015, 2016 e 2022 per circa 6,5 miliardi di euro. Nel caso del bond 2015 e 2016 il tasso di copertura dell’offerta si è attestato al 2,6 (dall’1,76 e dall’1,9 precedente) mentre l’obbligazione al 2022 ha visto il bid-to-cover passare dal 2,8 all’1,9.
In questo contesto l’eurodollaro quota di poco sotto 1,31 a 1,3093. “Dal punto di vista tecnico -commenta Filippo A. Diodovich, Market Strategist di IG- discese fino a 1,3060 resterebbero compatibili con le aspettative di crescita che troverebbero ulteriori conferme con il superamento dei massimi di ieri a 1,3139, oltre i quali si creerebbero i presupposti per una estensione dell’allungo in direzione dei target a 1,3172, picco di metà settembre”. “Segnali negativi -continua l’analista- arriveranno, invece, con il cedimento del supporto menzionato in precedenza a 1,3060, preludio a una possibile flessione fino a 1,3016”.
Stabile anche l’incrocio con lo yen che sale a 103,79 mentre la divisa nipponica perde terreno per il sesto giorno consecutivo (la serie più lunga dall’aprile 2011) nei confronti del dollaro facendo salire il cross usdjpy a 79,45 yen, il livello maggiore da quasi due mesi.