Forex: seconda parte di seduta con il segno più per la moneta unica
Seduta particolarmente altalenante per l’eurodollaro. Dopo essersi portato a 1,3292 dollari in scia dell’approvazione del nuovo piano di aiuti destinato ad Atene, il cross ha prima ritracciato i guadagni e poi è tornato a salire ed in questo momento per acquistare un euro sono necessari 1,3262 dollari, lo 0,4% in più rispetto al dato precedente. “Non escludiamo -ha dichiarato Vincenzo Longo di IG Markets- un ritorno sopra 1,33 nelle prossime sedute in scia della propensione al rischio degli investitori e di eventuali newsflow sullo swap del debito da parte del settore privato”.
Secondo i termini dell’accordo, Atene riceverà aiuti internazionali per 130 miliardi di euro e l’obiettivo è quello di portare il rapporto debito/Pil al 120,5% entro il 2020. Per quanto riguarda la partecipazione degli investitori privati, la svalutazione nominale dei titoli di Stato ellenici posseduti in portafoglio sarà del 53,5% ed i titoli saranno scambiati con bond a più lunga scadenza con cedola del 3% fino al 2014, del 3,75% fino al 2020 e del 4,3% oltre il 2020.
Dopo l’entusiasmo che ha fatto da corollario all’annuncio dell’intesa, l’ottimismo si è dissolto in scia delle prese di beneficio e della scarsa fiducia degli operatori sulla reale capacità di Atene di implementare le misure di contenimento della spesa previste dal piano.
Seduta particolarmente movimentata anche per l’euroyen, salito nel corso della prima parte a 105,99, il livello maggiore da metà novembre. L’incrocio in questo momento quota non lontano dai massimi di seduta a 105,76 (+0,6%).
Per quanto riguarda il Vecchio continente, indicazioni positive sono arrivate dall’asta a breve indetta dal Tesoro spagnolo e dalla fiducia dei consumatori. Oggi Madrid ha annunciato di aver messo sul mercato titoli a 3 e 6 mesi per 2,5 miliardi di euro, al top del range fissato in precedenza. Il titolo a 3 mesi ha registrato un rendimento medio dello 0,396%, in netto calo rispetto all’1,285% precedente mentre il dato relativo il bond a sei mesi è passato dall’1,847% allo 0,779%. L’indice preliminare che misura la fiducia dei consumatori europei a febbraio, ed in versione preliminare, è invece salito da -20,7 a -20,2 punti.