Notizie Forex: ritraccia l’euro, la sterlina rimanda l’attacco ai massimi da aprile

Forex: ritraccia l’euro, la sterlina rimanda l’attacco ai massimi da aprile

18 Agosto 2011 09:32

La debolezza dei mercati azionari del vecchio continente condiziona oggi l’euro sceso sotto quota 1,44 dollari (alle 11.26 viaggia a 1,4376 $) dopo che ieri si era portato momentaneamente sopra la soglia di 1,45 $. Sui mercati pesano i timori di un rallentamento economico con Morgan Stanley che oggi ha rivisto al ribasso le stime di crescita globale per il 2011 da +4,2% a +3,9% e quelle 2012 da +4,5% a +3,8%.

Torna sotto quota 1,65 dollari la sterlina che era reduce da cinque sedute consecutive intonate al rialzo rispetto al dollaro. Usa. Indicazioni deludenti sono arrivate dalle vendite al dettaglio in Gran Bretagna. A luglio l’indicatore ha registrato un rialzo dello 0,2% rispetto al mese precedente, quando avevano messo a segno un +0,8%. Gli analisti avevano pronosticato un +0,3% m/m.

Ieri i dati deludenti di ieri sulla disoccupazione inglese e l’azzeramento della frangia dei rialzisti in seno alla Bank of England non avevano pesato sulla sterlina. “La convinzione più diffusa ora è che occorra combattere il ristagno economico più che il rialzo dei prezzi; cable orientato a recuperare i livelli massimi di aprile qualora riesca ad oltrepassare stabilmente 1,655 dollari”, rimarca la nota odierna di CMC Markets.

Ieri dai verbali dell’ultima riunione della Bank of England è emerso che alcuni membri del board hanno esaminato l’eventualità di un rafforzamento del piano di quantitative easing con l’intensificarsi della crisi del debito dell’eurozona che potrebbe influire negativamente sulla congiuntura economica britannica visto che i Paesi Ue rappresentano il maggiore mercato di sbocco. Al momento Adam Posen rfimane l’unico a votare per un incremento dell’ammontare del QE da 200 a 250 miliardi di sterline. Posen propone un maggiore allentamento quantitativo già dallo scorso ottobre. Dalle minute è emerso anche che nessuno dei membri ha votato a favore di un rialzo dei tassi rispetto ai due membri (Spencer Dale e Martin Weale) della precedente riunione.