Forex: i risultati delle aste sostengono la moneta unica
I risultati delle aste in Spagna e Italia spingono l’euro. Seduta positiva per la moneta unica che, in attesa del discorso del presidente di Ben Bernanke da Jackson Hole, beneficia del calo del costo per finanziarsi sui mercati registrato dalle due maggiori economie del Club Med.
Il Tesoro italiano questa mattina ha collocato Certificati di credito “zero coupon” al 2014 per 3 miliardi di euro. Il rendimento dei Ctz è sceso ai minimi da marzo al 3,064%, dal 4,86% evidenziato nell’asta di luglio. Indicazioni positive sono arrivate anche dalle richieste, che hanno superato il quantitativo offerto di 1,952 volte. Collocati anche Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro con scadenza 2016 (2,1%) e 2019 (2,35%) per 750 mln di euro. I primi hanno evidenziato un rendimento medio del 3,69% mentre quello dei Btpei 2019 è risultato pari al 4,39%.
Indicazioni positive sono arrivate anche dalla Spagna dove sono stati collocati titoli a breve per 3,6 miliardi di euro. Il bond trimestrale ha registrato un rendimento medio dello 0,946%, più che dimezzato dal 2,434% di luglio. Per il bond a sei mesi invece il rendimento è sceso dal 3,691% al 2,026%.
Le indicazioni positive arrivate dall’obbligazionario stanno spingendo il cambio con il dollaro a 1,2561, mezzo punto percentuale in più rispetto a ieri, e quello con la divisa nipponica a 98,69 yen (+0,25%). Secondo Brenda Kelly, Senior Market Strategist at CMC Markets UK, “alla luce dei guadagni registrati da inizio settimana, potremmo assistere ad un pullback verso l’area 1,2410/20 dollari ed in questo caso il cross eurusd potrebbe scivolare verso la trendline individuabile a 1,2310”.
Allungando l’orizzonte temporale le prospettive per la moneta unica sono invece rialziste. “Il mercato è in attesa di conoscere le mosse della Bce -ha dichiarato Steven Barrow, n.1 della ricerca nella sede londinese della Standard Bank- ed esistono i presupposti per una nuova fase rialzista nelle prossime settimane”. Secondo Barrow l’euro a settembre potrebbe salire in quota 1,3 dollari.