Forex: la revisione al rialzo del Pil giapponese favorisce la moneta unica
I dati macro arrivati dall’Asia nell’infondere fiducia sull’andamento dell’economia globale spingono al rialzo le valute considerate più a rischio, euro in primis. La moneta unica recupera terreno contro dollaro e yen, portando i rispettivi cross a 1,2718 ed a 106,8 (+0,3% e +0,4%).
La Cina oggi ha diffuso i dati sulla bilancia commerciale di agosto. Il surplus della bilancia commerciale cinese risulta sceso a 20 miliardi di dollari dai 28,7 mld del mese precedente, inferiore rispetto ai 26,7 mld dollari pronosticati dagli analisti. Il dato evidenzia una crescita delle importazioni del 35,2% annuo, segno che l’avanzata del Celeste Impero può aiutare anche la ripresa delle economie più mature.
La lettura finale del Pil arrivata oggi dall´Ufficio di Statistica di Tokyo rileva invece una crescita annualizzata dell’1,5% rispetto al +0,4% della prima lettura. Trimestre su trimestre l’economia risulta in crescita dello 0,4% rispetto al flebile +0,1% della precedente lettura. Dopo il +5% del primo trimestre, per l´intero 2010 il consensus è di un progresso del Pil del 3,4%.
Sempre oggi il primo ministro Naoto Kan ha annunciato un pacchetto di stimoli all’economia da 915 miliardi di yen (10,9 mld $). Misure che sono volte a sostenere la ripresa economica anche alla luce dei livelli raggiunti dallo yen (massimi a 15 anni sul dollaro) che pesa sulla competitività delle società nipponiche. Il cross dollaro/yen in questo momento quota in rialzo dello 0,1% sopra quota 84 (84,010).
Perde invece terreno la sterlina in scia delle indicazioni macroeconomiche. L’incrocio eur/gbp sale a 0,8233 mentre il gbp/usd si porta a 1,5446. Ad agosto i prezzi alla produzione in Gran Bretagna hanno fatto registrare l’incremento annuo minore degli ultimi sei mesi, mettendo a segno un rialzo del 4,7%, contro il 4,8% del consenso. Su base mensile il dato non ha registrato variazioni, contro il +0,1% del consenso. Si tratta di un dato che potrebbe accelerare il rientro dell’inflazione, al 3,1%, sotto il 3% fissato dalla Bank of England.