Forex: il rand si conferma sotto pressione
Quarta seduta consecutiva con il segno meno per il rand. L’ottava della divisa sudafricana inizia all’insegna delle vendite in scia del ritorno dell’avversione al rischio e degli scioperi che stanno colpendo il Paese. I disordini scoppiati nella miniera Marikana, durati sei settimane e costati la vita a 46 persone, si stanno allargando a tutto il Paese in scia dei cospicui aumenti salariali (+22%) concessi da Lonmin per mettere fine alle agitazioni. Nelle ultime ore Amplats ha annunciato di aver inviato, dopo tre settimane di scioperi nelle miniere del Rustemberg, 12 mila lettere di licenziamenti.
Il blocco dell’attività mineraria, che come detto sta coinvolgendo anche altri settori dell’economia (nelle ultime ore si è fermato il comparto trasporti), sta spingendo al ribasso il rand che vede il cambio con il dollaro salire ai massimi dall’aprile 2009 a 8,991 zar. Il cross usdzar negli ultimi sei mesi ha guadagnato il 13,7% spingendo gli analisti a scommettere su un intervento della Banca centrale per fermare il sell-off.
Le agitazioni sindacali, che oltre ai profitti delle minerarie minacciano di tagliare anche gli introiti statali, hanno spinto l’agenzia Moody’s a tagliare il merito di credito del Paese da “A3” a “Baa1” confermando l’outlook a “negativo”. Le tensioni stanno spingendo il rendimento dei bond sudafricani che dal 6,8% toccato il 26 settembre oggi sono saliti in quota 7,5%, il livello maggiore da inizio luglio.