Forex: il QE3 si avvicina, sale la propensione al rischio
Gli investitori scommettono sul QE3. Nonostante le indicazioni peggiori delle attese arrivate dal mercato del lavoro statunitense, tornano a crescere gli asset maggiormente legati alla propensione al rischio. Gli operatori puntano sul fatto che il rallentamento della prima economia potrebbe spingere la Federal Reserve ad approvare il terzo piano di allentamento quantitativo, il Quantitative Easing 3.
È di questa opinione anche Vincenzo Longo, Market Strategist di IG Markets Italia. “A nostro avviso -ha dichiarato Longo- resta da definire la tempistica e la modalità di intervento. Ci aspettiamo un intervento sul mercato immobiliare già dal prossimo meeting di metà giugno (quando scadrà l’operazione twist)”.
A maggio negli Stati Uniti il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non farm payrolls) è risultato positivo per 69 mila unità, contro un consensus Bloomberg di +150 mila unità. Al debole dato di maggio si aggiunge la revisione al ribasso delle ultime due letture (da +115 a +77 mila ad aprile e da +154 a +143 mila a marzo). Peggio delle stime anche il tasso di disoccupazione, salito all’8,2% dall”8,1% precedente. Il tasso di partecipazione, ossia della quota di persone in età lavorativa che fanno parte della forza lavoro, è passato dal 63,8 al 63,6%, il livello più basso dal 1981.
Subito dopo la pubblicazione dei dati l’eurodollaro ha toccato un nuovo minimo dal luglio 2010 scendendo sotto quota 1,23 a 1,2287 ed il dollar index, l’indice che misura le performance del biglietto verde conto un basket formato dalle maggiori valute, è salito ai massimi dall’agosto 2010 a 83,542. Dopo questa reazione istintiva, la propensione al rischio è tornata a crescere ed il cross eur/usd attualmente quota 1,2433, quasi mezzo punto percentuale in più rispetto a ieri.
Nel caso in cui ce ne fosse bisogno, il difficile momento attraversato dalla prima economia è stato confermato dai dati inferiori alle attese relativi redditi e consumi ad aprile (+0,2 e +0,3%), le spese per costruzioni (+0,3%) e dall’Ism manifatturiero di maggio (53,5 punti).